domenica 27 marzo 2011

Topinambour sott'olio


Non ho grandi voglie in cucina, ma almeno ho avuto la decenza di sfruttare i prodotti del nostro orto, senza rischiare di doverli buttare.
Normalmente adoro i tupinabò, ma in questo periodo, complice il loro sapore forte, riesco a mangiarne pochi per volta.
Siccome mi sono trovata ad averne ancora quasi 2 chili, ho pensato di conservarli per tempi migliori :-)
La ricetta è semplicissima ed è questa qui.
Con un chilo e mezzo di tuberi si fanno 3 barattoli grossi (di quelli grandi del malto o del tahin, per capirsi)
Non ho ancora assaggiato il risultato (si dice di dover aspettare un paio di mesi), ma sono felice di pensare allo sfizio di un contorno di topinambour o a fettine di topinambour aggiunti alle insalate, anche in piena estate!
I topinambour sono tuberi eccezionali,saporiti, ottimi per la flora intestinale (motivo per cui è bene non esagerare con le porzioni!), leggeri e sazianti per chi è a dieta. Oltretutto si tratta di una pianta di semplicissima coltivazione se si trova il terreno giusto o con un poco di lavoro (richiede parecchia acqua e un terreno morbido o sabbioso, se troppo compatto i tuberi tendono a diventare fibrosi). Tra l'altro esteticamente è una bella pianta simile al girasole (ma più piccolo), che regala un bel fiore giallo a fine estate!
Per mantenere la produzione è sufficiente, quando si scava per raccogliere i tuberi, avere l'accortezza di lasciarne di nuovo nel terreno smosso (io lascio i più piccolini e rotondi), evitando di raccoglierli tutti e approfittando del momento della raccolta per muovere il terreno ed evitare in questo modo che diventi troppo compatto ;-)

mercoledì 16 marzo 2011

Considerazioni sul precedente post e.. news!

La scorsa settimana non sono riuscita a rispondere ai commenti, indovinate un po' perchè? Il topo si è ammalato :-D
Ovviamente me la sono tirata e la legge della sfiga ha colpito funesta!
Lì per lì ci sono anche rimasta male, lo ammetto, ma ora ci rido su, non cambia di una virgola ciò che ho scritto e penso sulla salute di mio figlio. Ora devo aggiungere una leggera otite al bilancio della sua serie di malattie invernali.
Passata senza l'uso di alcun farmaco (olio con succo di aglio nelle orecchie e alcuni granuli omeopatici, che al topo sembrava di ciucciare caramelline).
Ha avuto qualche giorno di febbre che si è tenuto e fatto: la febbre non è un nemico e qualche malanno non è strano nè dannoso, anzi, la febbre modula e attiva il sistema immunitario, in qualche modo lo allena. Per questo è importante non stroncarla sul nascere con antipiretici (certo, se sale veramente troppo alta, ma è un altro paio di maniche).
In ogni caso ho deciso di rispondere qui ad alcune questioni sollevate nei commenti, perchè credo meritino 2 righe di approfondimento.

Prima fra tutte i vaccini: l'argomento è immenso e credo non sia affrontabile in un post e io non sono nessuno per affrontarlo. Però sì, sono contenta di averli quantomeno posticipati e sappiate che ora come ora li posticiperei ancora di più (almeno dopo i 2 anni) e rifiuterei l'esavalente, ma sceglierei eventualmente i singoli vaccini che ritengo importanti.
Questo perchè più vaccini assieme hanno effetti peggiori che i vaccini singoli.
Perchè dei 6 dell'esavelente quelli che "potrebbero" essere utili sono forse 2 (ditemi quale bambino di 3 mesi rischia l'epatite B facendo sesso non protetto o bucandosi con una siringa?).
Questo perchè il sistema nervoso non è ancora completo in bambini così piccoli e lo stesso sistema immunitario non è ancora efficiente, per questo i vaccini per bambini sono più "concentrati" rispetto a quelli per adulti, ne serve di più per ottenere una risposta!
Per approfondimenti invito a leggere il libro di Roberto Gava, "Le vaccinazioni pediatriche".
Sono fermamente convinta che un bambino che ha modo di farsi le sue di difese, non bombardato precocemente con alluminio e formaldeide, possa essere più sano.

Seconda questione i latticini: se metto da parte per un attimo la questione etica (non che non sia importante, anzi, guardate qui le mucche da latte, in Italia, mica USA...) e parlo solo di alimentazione, devo dire che la ricerca scientifica è abbastanza inconcludente sull'argomento. Il "latte" non è uno solo, dal punto di vista solo strettamente nutrizionale, ben diverso è il latte non pastorizzato di animali sani e pascolanti, rispetto a quello UHT e quello di allevamento intensivo. Per esempio, le caseine di tipo più altamente allergizzante, sono presenti in percentuale molto più alta nelle razze "moderne" selezionate da latte, rispetto alle antiche razze regionali.
Gli studi sul cibo poi, sono sempre complessi, perchè le variabili da considerare sono moltissime e oltre al cibo che togli, conta con cosa lo sostituisci, ecc.
Di sicuro però, i latticini aumentano la concentrazione nel sangue di ormoni della crescita IGF-1, il cui eccesso è correlato a diversi tipi di cancro.
E, anche se non esistono studi concludenti al riguardo (che io sappia), esperienza diretta di molte mamme e adulti è la correlazione tra l'abuso di latticini e la produzione di catarro. Sarà aneddotica, ma io la vedo spesso.
Quindi sono certa che sia bene, se li si mangia, mangiare pochi latticini: è facile eccedere, pensate alla colazione e poi alle ricette con formaggi e al formaggino la sera, senza considerare la spolverata di parmigiano. E tutto ciò spesso si aggiunge ad un già notevole eccesso proteico.
In conclusione credo che, se si sceglie di non escludere i latticini, è bene moderarli assolutamente e in questo senso per noi è determinante l'asilo, che è la sua quasi unica fonte di latticini, limitata a 5 pasti a settimana. Mantenere tutti gli altri pasti "liberi" mantiene il consumo entro livelli accettabili per la salute.
Piccolo edit sui latticini: naturalmente, essendo prodotti animali ricchi di grassi, nei latticini troviamo, concentrate, tutte quelle sostanze potenzialmente dannose quali ormoni, pesticidi, diserbanti, anticrittogamici, diossina, ecc. Naturalmente tali inquinanti si trovano anche sulla frutta e verdura, ma in primo luogo noi abbiamo modo di lavarla correttamente (dubito che venga fatto per i mangimi); in secondo luogo i mangimi possono essere OGM; in terzo luogo molte di queste sostanze vengono accumulate nei lipidi e gli organismi animali quindi le concentrano. E' provato che il latte materno di madri vegetariane, per esempio, contiene valori notevolmente inferiori di inquinanti! Non mi sembra una cosa da poco ;-)

Infine: sono incinta! Se tutto va bene il topo avrà un fratellino/sorellina per fine Settembre. Siamo molto felici, ma le nausee dei primi mesi hanno azzerato la mia fantasia culinaria (potrei postare foto di patate bollite...).

Infine Bis: grazie Erbaviola!!!! Mi ha regalato il Sunshine Award :-)
Sono tanto onorata di essere stata tra i blogger cui ha pensato. Come spesso mi accade però io sono troppo pigra e ritardataria per mettermi lì a fare un post apposito e pensare a 12 altri blogger cui girare il premio. Lo darei a tutti quelli di cui ho il link affianco ed anche diversi altri (che presto aggiungerò in elenco) che ho scoperto ultimamente!

venerdì 4 marzo 2011

Bilancio: il primo inverno all'asilo!


















Tra poche settimane avrà fine questo lungo inverno.
Qui oggi nevica e pure parecchio, ma in ogni caso è ormai da Settembre che il topo frequenta l'asilo e credo di poter trarre un primo bilancio sulla sua salute.
Tutti mi dicevano: "vedrai, quando andrà all'asilo starà a casa una settimana sì e l'altra pure".
Le prenderei come esagerazioni, non fosse che ancora stamattina, accompagnando il topo, mi si è stretto lo stomaco sentendo una mamma parlare della più piccola delle sue bimbe (un bambolotto bellissimo di nemmeno un anno), che elencava la sfilza di malanni, di antibiotici e di cortisone (!!!) che ha dovuto prendere.
E purtroppo lo vedo spesso anche tra i compagni di asilo: molti stanno effettivamente a casa a settimane alterne e in classe è un continuo lamentarsi di tossi catarrose, di aerosol quotidiani, di catarro perenne per tutto l'inverno.
Sono io particolarmente fortunata?
Sicuramente sì, perchè il topo è stato a casa, in tutto, 2 giorni sparsi (per presunti mal di pancia) e una settimana un mesetto fa per influenza.
Influenza normalissima, durata 3 giorni e poi 2 in più a casa per far passare gli strascichi, passata senza assumere nulla di nulla, nemmeno antipiretici dal momento che ritengo la febbre un toccasana.
Sicuramente ci sarà una quota di buona sorte o di genetica.
Ma sono anche convinta che lo stile di vita faccia la sua parte eccome.
Innanzitutto non posso sapere se il merito è anche della dieta vegetariana (vegan in casa, quindi senza eccesso di latticini), ma senz'altro posso affermare che la sua dieta di sicuro non lo rende più debole dei bambini che seguono una dieta onnivora. Anzi.
Forse avere tassi di crescita umani consente al sistema immunitario di stare dietro alla crescita dei cuccioli; non ho affatto l'impressione che i bambini "vitellozzi" siano più sani degli altri.
Sicuramente sono sempre più convinta del fatto che ho ben scelto nel ritardare di parecchio i vaccini e nell'evitare tutti quelli proposti come "extra".
Sicuramente gioca il fatto che il topo sta spesso all'aria aperta, anche col freddo e non imbacuccato da strati di sciarpine, guantini, cappellini, 3 canotte.
Ha viaggiato tutto l'inverno (e siamo in Piemonte, sono state diversi i mesi sottozero) con canotta in caldocotone, magliettina manica lunga di cotone e, solo fuori, felpa più giacca.
Mai indossata una sciarpa (ma ovviamente giacca ben chiusa nei giorni più freddi), raramente il cappello, i guanti occasionalmente quando si rimaneva fuori al freddo a giocare.
Anche io da bimba sono stata una bambina relativamente sana e suppongo di poter, a posteriori, ringraziare mia madre che mi ha trasmesso valori importanti: ricordo di non aver mai sopportato sciarpe a cappelli e di non essere mai stata obbligata a vestirmi più di quanto sentissi necessità; venivo portata spessoa giocare all'aperto, al parco a Torino o in montagna; ho ricordi praticamente idilliaci delle colazioni, a base di pane e marmellata perlopiù fatta in casa e talvolta la domenica con un tipico pane dolce svizzero fatto in casa. Non eravamo vegetariani, ma mia madre, grazie al cielo, non ha mai cucinato troppa carne (e a me quella rossa non piaceva proprio) e ci ha sempre insegnato a mangiare frutta e verdura.
Quindi, grazie a mamma e incrocio le dita per il topo: che possa sempre una lastrina di ghiaccio tra le mani emozionarlo come ora!