mercoledì 29 maggio 2013

Minestra di foglie di ravanello e tarassaco

Minestra verde verde.
Facile facile.
Sana sana: il pieno di sali minerali e sapore.
Saziante, ma leggerissima!
E' il sistema più pratico che conosco per sfruttare le foglie dei mazzetti di ravannelli e per mitigare, allo stesso tempo, il sapore un po' forte del tarassaco ;-)
E' così facile che non mi dilungo oltre: per ogni persona tagliare e portare a ebollizzione in un bicchiere circa di acqua una patata, una grossa manciata di foglie di ravanello e un uguale volume di foglie di tarassaco (anche quelle più grandine che si trovano adesso, perchè il tutto viene frullato o passato e quindi che siano più coriacee poco importa), uno spicchio di aglio e un pizzico di sale.
Quando la patata è tenera (più verrà tagliata finemente è più veloce sarà la cottura) passare il tutto col passaverdura, nell'estrattore o frullare semplicemente.
Un goccio di olio extra vergine di oliva esclusivamente a crudo se gradito.
Piace anche ai miei bimbi!

lunedì 27 maggio 2013

"Erba brusca"

Scoperta di questa primavera (perchè non la conoscevamo???) è stata quella che viene chiamata Erba Brusca, o più scientificamente Rumex acetosa.
Quando le foglie sono piccole sono molto tenere e il sapore, leggermente acidulo, è veramente particolare e piacevole.
Tanto che può essere gradevole mangiarla così com'è: dal campo alla bocca :-)
Zoe per lo meno ha gradito e si è mangiata almeno una decina di foglie prima di stufarsi!
Naturalmente la morte loro però è in una bella insalata mista, in cui sfruttarne al massimo il sapore.
Mentre Zoe faceva la piccola raccoglitrice (e per la cronaca, dopo averle fatto vedere quali foglie mangiare era perfettamente in grado di riconoscerne altre rosette e raccoglierse da sola senza sbagliare, deve essere proprio nel nostro DNA), Nicolò invece proseguiva la "caccia": dov'è la raganella?




giovedì 16 maggio 2013

La Famiglia Serpenti

 Come si misurano i bambini nella Famiglia Serpenti? Quando incontriamo uno dei bellissimi saettoni del giardino, vediamo chi si è allungato di più da un anno all'altro :-)
Quando invece si a trovare il papà l'Erpetologo ci si diletta a contare decine di natrici dal collare, grandi e piccine :-)
 Nicolò ormai si sente del mestiere (da grande vuole studiare i serpenti, ma va? :-P), Zoe ha provato l'ebrezza per la prima volta!


 La rana è piaciuta un po' meno. Ma in realtà sono settimane che dice Ca Ca (la R ancora ci manca eh) tutta entusiasta, ogni volta che ne vede, vere, disegnate, giocattolo! Per noi che abitiamo nel paese dei babi :-)

 Insieme si va a liberare le bestiole, liberare è parte dell'amare!
Nicolò tiene alla sorellina lezione di "lucertole"  :-)
Ora quando torna la primavera?

domenica 5 maggio 2013

Latte vegetale con Estrattore

In barba alla scarsità di denaro, mi sono da qualche tempo regalata un estrattore.
L'ho scelto perchè finivo per non usare mai la centrifuga per via dello scarto davvero troppo abbondante.
Mio figlio e mio marito amano i succhi e fornirli freschi e "rinforzati" con verdura a foglia verde, erbe selvatiche o carote o zenzero dà una mano ad inserire nutrienti preziosi.
Ciò che mi ha tentata dell'estrattore è anche il fatto che la macchina, rispetto alla centrifuga, è decisamente più eclettica, potendo essere usata anche per fare i latti vegetali o passare le minestre ed anche i legumi ;-)
Così l'ho messa alla prova: latte di mandorle e latte di soia.
Il primo è veramente comodo e veloce. E' sufficiente ricordarsi di mettere a mollo le mandorle la sera ed al mattino basta sciacquarle ed inserirle nell'estrattore in funzione, aggiungendo acqua in un rapporto di circa 1:5 (ma personalizzabile secondo i gusti). E il latte è immediatamente pronto per una colazione veloce.
La consistenza è leggermente più granulosa di un latte fatto con apposita macchina (il filtro è leggermente meno fine), ma ci si fa in fretta l'abitudine e se proprio danno fastidio è possibile versarlo nella tazza attraverso un colino a trama fine ;-)
Latti di semi oleaginosi ottenuti in questo modo sono naturalmente del tutto crudi!
Il latte di soia può essere fatto con il medesimo procedimento, ma questo latte naturalmente andrà poi fatto bollire qualche minuto prima di berlo o utilizzarlo.
L'okara che esce dall'estrattore è molto più asciutto di quello che rimane nella altre macchina, da reidratare quindi un poco per usarlo nelle ricette.
Anche in questo caso c'è una granulosità maggiore, risolvibile come sopra se dà fastidio.
Io l'ho usato per fare il tofu: dopo averlo fatto bollire ho quindi aspettato qualche minuto che si abbassasse la temperatura ed ho versato il calcio solfato disciolto in poca acqua. Atteso la cagliatura e poi versato il tutto nella mia pressa. Non ho però pressato con un peso il panetto, che ho solamente lasciato scolare qualche ora.
Il risultato è stato sorprendente! La resa è eccellente, perchè i "granuli" non sono altro che piccole parti di fibra passate attraverso il filtro e quindi apportano un aumento di volume considerevole. Certo non è la soluzione ideale se state cercando un tofu dalla consistenza fine (per usarlo in creme o dolci), ma vantaggioso se lo consumate alla piastra o scrumbled.


L'estrattore si è rivelato un'ottima macchina per i latti vegetali, tanto che credo di vendere la mia soyapower.
Certo, dal momento che si tratta di una macchina più cara delle macchine per fare i latti vegetali non ha alcun senso l'acquisto solo per questo scopo.
Ora vado a fare merenda con un succo di carote, tarassaco, arancio, mela e cipolla.
Non sorridete, è una delizia :-D