sabato 31 maggio 2008

Meme R-Evolution


Ho ricevuto un premio!!!
A premiarmi è stata Marinella, autrice dell'interessantissimo blog "Il calderone di Marinella".
Naturalmente la ringrazio tanto!
Il link con le istruzioni originali è questo:

www.gianlucapistore.com/2008/05/meme-revolution.html

Ora devo assegnare il premio a qualcun'altro e non può che andare a Tippitappi, perchè il blog che per primo mi ha fatto conoscere il mondo dei blogger e sopratutto delle mamme veg! E a Vera, perchè credo sia maestra di cucina e non solo, oltre che fonte di continue informazioni, per tanti di noi. Voilat!

martedì 27 maggio 2008

Pagnotte crude di grano saraceno e grano tenero



Ecco il mio primo esperimento di pane crudista! Il risultato mi ha soddisfatta, anche se ho in mente dei cambiamenti che voglio provare per migliorare (per i miei gusti) il risultato.

La cosa più divertente è che sono veramente semplici da fare e, escludendo il tempo di ammollo dei cereali e la notte nell’essicatore, si fanno in un attimo!

Non essendo cotte tutte le vitamine si mantengono inalterate ed essendo fatte con semi che hanno attivato il processo di germinazione, possiedono anche tutte le innumerevoli proprietà dei germogli!

Sono un ottimo accompagnamento per le insalate (quasi un primo!), o per fare piccoli panini farciti...

Ingredienti: (per 13 pani di 8 cm di diametro)

-1 bicchiere di semi di lino

-1 bicchiere di semi di sesamo

-1 bicchiere di acqua

-500 ml in volume di semi di grano saraceno e di grano tenero in parti all’incirca uguali, già ammollati per 36 ore (e volendo si può aspettare un giorno perché spunti la radichetta)

-1 cucchiaino di sale marino integrale

-3 cucchiai di olio extra vergine di oliva

Preparazione:

Con almeno un paio di giorni d’anticipo ho messo un bel po’ di grano saraceno e di grano tenero in ammollo in un contenitore capiente. Si sciacqua un paio di volte al giorno aiutandosi con un colino. Oppure possono bastare 12 ore di ammollo, ma si aspetta comunque un altro giorno, sciacquandoli sempre, per farli germogliare.

Il giorno stesso invece ho messo in una ciotola i semi di lino e sesamo con un bicchiere d’acqua, circa un paio d’ore prima di fare il pane.

Al dunque si mette i germogli nel robot da cucina e gli si dà una tritata grossolana; a questo punto ho giunto lino e sesamo ed ho ancora tritato per amalgamare bene. Mentre le lame giravano ho messo il sale e l’olio.

Con l’aiuto di un taglia-pasta rotondo (il più grande che avevo ha il diametro di circa 8 cm) ho formato dei dischi, su carta da forno tagliata a misura delle mie griglie dell’essicatore, spessi circa 1,5 cm, non di più.

Li ho lasciati ad essicare per tutta la notte, per 12 ore. A questo punto la superficie esterna era croccante e l’interno invece bello morbido, un po’ troppo, per me, così li ho lasciati essicare altre 2-3 ora per arrivare ad avere l’interno morbido, ma un pochino più asciutto.

La consistenza a cui sono giunta per me era perfetta, ma sicuramente la prossima volta provo a mettere molti meno (o niente) semi di lino, perché, se asciutti nei crackers mi sono piaciuti molto, in “umido” li trovo meno gradevoli, ma suppongo sia questione di gusti!

La combinazione saraceno e grano tenero invece mi è piaciuta molto, perchè il primo frullato diventa proprio una crema, mentre il secondo è più duro e rimangono alcuni chicchi interi o spezzati che rendono più croccante la pagnotta.

In definitiva, da perfezionare, ma buono!

lunedì 26 maggio 2008

Segnalazione importantissima!

Copio dal blog di Vera che è sempre un vulcano di informazioni:

"Il NEIC ha lanciato una petizione popolare a livello europeo per chiedere di mettere fine ai sussidi all'allevamento, alla pesca e alle coltivazioni di mangimi per animali d'allevamento. Se volete che i vostri soldi non vadano a finanziare un settore che uccide animali e inquina l'ambiente, firmate alla pagina:
http://www.nutritionecology.org/it/news/petition_cap.html
Potete anche scaricare la petizione cartacea per raccogliere firme ai tavoli informativi, specialmente in posti frequentati da animalisti/vegetariani".

Mi aggiungo all'appello: FIRMATE FIRMATE FIRMATE e passate parola più che potete! Questi sussidi sono una vergogna pagata di tasca nostra!

"Omogeneizzato" fatto incasa: i legumi


Almeno un pasto nella giornata del topo è accompagnato da legumi.

Siccome questi hanno solitamente tempi di cottura molto lunghi e quelli in scatole mi danno poca simpatia, cerco di averne sempre un po’ surgelato in monoporzioni nei vasetti da omogeneizzato.

Al momento della pappa scongelo il tutto a bagnomaria, unendolo all’acqua con i cereali (o crema d’orzo, semolino di riso, quinoa, miglio, ecc).

Aggiungo spesso, solo all’ultimo minuto prima di servire la pappa, del prezzemolo, fresco o surgelato, che essendo ricco di vitamina C aiuta l’assimilazione del ferro.

Ah! Il barattolino nella foto non è ammuffito! E’ solo appena uscito dal freezer! ;)

Ingredienti:

-1 parte di azuki (verdi o rossi), solitamente io metto due pugni per ogni ingrediente

-1 parte di lenticchie

-1 parte di verdure miste

-2 cucchiai di semi di zucca (o più, se avete messo più “pugni” per ogni ingrediente

-acqua

Preparazione:

In una pentola colma d’acqua verso i legumi e le verdure. Lascio cuocere a lungo, in base ai tempi di cottura del legume più “lento”, in questo caso 40 minuti. Durante questo tempo solitamente l’acqua si è quasi del tutto evaporata.

A fine cottura aggiungo i semi di zucca, ricchissimi di ferro, e li lascio ammorbidirsi qualche minuto.

Frullo bene il tutto con il frullatore ad immersione e una volta versato in barattolini, lascio raffreddare e poi ripongo nel freezer.

In questo modo cerco di avere sempre a disposizione un piccolo mix di legumi, cui aggiungo olio, sapori e carboidrati, che mi permette di preparare un pasto completo in maniera più veloce!

domenica 25 maggio 2008

Riso viola


Una delizia per gli occhi oltre che per la gola!

Vada matta per il cavolo cappuccio viola proprio per lo splendido colore che regala alle pietanze (occhio a non cucinare con una maglietta bianca però!).

La ricetta in sè è talmente semplice da non meritare particolari descrizioni! Quanto alle dosi stesso discorso, per decidere quanta verdura usare rispetto al riso io, in linea di massima cerco di avere un volume simile di verdure tagliate e riso nella padella ( a crudo, prima di aggiungere l’acqua!), però immagino che alcuni preferiscano risotti più conditi ed altri più “bianchi”...

In ogni caso taglio semplicemente il cavolo viola a striscioline, faccio soffriggere uno spicchietto di aglio con un poco di peperoncino macinato poi vi aggiungo il riso (io uso prevalentemente thai o basmati, in questo caso basmati bianco) e una volume d’acqua doppio rispetto al riso. Copro e giro di tanto in tanto.

Un pizzico di sale marino possibilmente integrale nell’acqua, pepe se lo desiderate e una bella spolverata di lievito di birra alimentare in scaglie prima di servire! Ecco tutto quel che ci vuole per trasformare un risottino leggero in un piccolo quadro colorato!

Facilissimo, ma lo consiglio caldamente!

mercoledì 21 maggio 2008

Zuppotto ai 2 azuki


Viste le piogge torrenziali degli ultimi giorni e la conseguente temperatura più fresca, mi è tornata la voglia di qualcosa di caldo per cena: la zuppa! Questo bel zuppotto denso è un perfetto piatto unico, saziante, completo, ma al tempo stesso abbastanza leggero per andare a nanna senza essere appesantiti!

Il miso regala sapore, oltre che benessere: ricco di enzimi, amminoacidi, vitamine e ferro e altri Sali minerali! La presenza di enzimi stimola la digestione e riequilibra l’intestino. Che si può volere di più???

Ingredienti (per ogni persona):

-1 pugnetto di azuki rossi (meglio se lasciati in ammollo almeno qualche ora, anche 6 o 12)

-1 pugnetto di azuki verdi (idem come sopra per l’ammollo, ma senza ammollo si può, aumentano però i tempi di cottura)

-1 pezzetto di alga kombu (da mettere già in ammollo coi legumi)

-1 pugnetto di riso venere integrale(quello nero!)

-1 spicchio di aglio

-1 pezzetto di zenzero fresco

-1 cucchiaino di olio e.v.o.

-1 piccola carota

-1 piccola zucchina

-1 cucchiaino di miso

Preparazione:

In una pentola metto poco olio, scaldo appena e aggiungo a rosolare aglio e zenzero,; dopo poco aggiungo gli azuki, l'alga, le verdure tagliate a pezzetti e il riso. Naturalmente acqua fino a coprire abbondantemente il tutto (o più, se preferite una zuppa più liquida, comunque si può sempre aggiungere in cottura se non usate la pentola a pressione). Gli azuki necessitano di circa 40 minuti di cottura, la metà se usate la pentola a pressione.

Solamente a fine cottura, dopo aver spento il fuoco, si può unire il miso, meglio se prendendo un po’ di brodo in una ciotola per farlo sciogliere lì mescolando bene con una forchetta; poi rimettetelo nella pentola e mescolate. E’ importantissimo che l’acqua non bolla con il miso perché altrimenti il calore uccide gli enzimi!!!

Servire nelle ciotole e buon appetito!

giovedì 15 maggio 2008

Sesamo: proprietà, latte e Plum-cake al sesamo!


Traggo da http://www.naturaebenessere.it/oggiparliamo41.htm

“Oltre il 25% dei semi di sesamo è composto di proteine d’ottima qualità, ricche d’aminoacidi essenziali (tra questi la metionina – che raramente si trova nei vegetali). È ricco di calcio; ha una buona fonte di zinco (che svolge un’azione di protezione contro le infezioni); di selenio (efficace nel contrastare l’azione dei radicali liberi – causa di numerose malattie degenerative); di fosforo, potassio e magnesio (molto utili per la crescita e per chi svolge lavori intellettuali). Inoltre, sono composti al 69% da grassi: in gran parte si tratta dei grassi insaturi omega 6 (acido linoleico) e omega 3 (acido linolenico), utili a proteggere l’organismo dalle malattie cardiocircolatorie. Possiedono anche, in misura elevate le vitamine A, E, B6, assente la vitamina C.

· Ottima fonte di calcio: gli esperti raccomandano un elevato consumo di calcio per le seguenti categorie di persone: superati i 60 anni il fabbisogno di calcio aumenta poiché l’organismo riduce la sua capacità di assimilarlo; durante la gravidanza e l’allattamento, si stima che la madre ceda al feto da 200 a 300 mg. di calcio il giorno; se si fa largo consumo d’alcolici o caffè, se si seguono diete dimagranti o iperproteiche, se si conduce una vita sedentaria, si pratica uno sport a livello agonistico (in tutti questi casi si consiglia un apporto di 1200 mg. di calcio il giorno). Il sesamo n’è ricco quanto i formaggi, ma rispetto a questi non ne possiede le controindicazioni – infatti, il consumo di formaggio va limitato nei seguenti casi: alti livelli di colesterolo e di trigliceridi, per il contenuto di grassi saturi, il consumo di formaggio deve essere limitato per coloro che hanno alti livelli di colesterolo e di trigliceridi; assunzione di farmaci antidepressivi, i formaggi fermentati contengono una sostanza (tiramina) che può interferire con l’assimilazione d’alcuni farmaci antidepressivi; emicrania, alcuni attacchi d’emicrania possono essere causati dal consumo di formaggi – in particolari di formaggi stagionati – questi contengono sostanze che restringono i capillari e possono causare mal di testa; allergia al latte e ai suoi derivati, tutti coloro che sono allergici alle proteine del latte possono trovare nel sesamo un’ottima alternativa.

· Rafforza il sistema immunitario: in caso d’affaticamento, convalescenza, sforzi fisici e intellettuali, debolezza del sistema immunitario.

· Riequilibra le funzioni dell’organismo: in caso di mal di testa, nausea, vomito, dolori mestruali, disturbi gastrici e intestinali e per aumentare la secrezione del latte materno, si consiglia di mangiare, ogni giorno, 5-10 mg di semi di sesamo non tostati.

A causa del suo elevato contenuto di grassi, il sesamo può irrancidire facilmente, nell’acquistarlo si deve controllare che non abbia odore di rancido; è bene anche verificare la data di scadenza sulle confezioni di gomasio (comunque, se potete, preparatelo in casa perché consumato fresco mantiene tutte le sue proprietà e la sua fragranza). Nell’acquistare la halwa è bene controllarne gli ingredienti – la migliore è quella composta unicamente di sesamo e zucchero, senza altri additivi o aggiunte. I semi essiccati si conservano in luogo asciutto in sacchetti di carta o di tela; il gomasio si conserva in barattoli di vetro a chiusura ermetica; il tahin e la halwa sono prodotti confezionati (verificarne la scadenza al momento dell’acquisto), una volta aperti, si conservano in frigorifero.

Il sesamo e tutti gli altri semi oleosi si possono introdurre nell’alimentazione del bambino dopo il secondo anno di vita.

Oltre al sesamo, sono dotati di numerose proprietà benefiche anche i semi di girasole e di zucca. I semi di girasole possiedono una buona percentuale di proteine, mentre la percentuale di grassi, rispetto ad altri semi, è relativamente modesta (sono però principalmente grassi polinsaturi – conosciuti anche come acidi grassi essenziali – assicurano la struttura e l’impermeabilità delle membrane e sono elementi indispensabili per il sistema immunitario); sono buona fonte di vitamine e di minerali (zinco, selenio e potassio). I semi di zucca a differenza di quelli di girasole contengono più sodio e zinco, mentre è più modesta la quantità di selenio, sono inoltre ricchi di magnesio. Entrambi i semi sono rimineralizzanti, vitaminici ed energetici; per sfruttare tutte le loro proprietà è consigliabile, alternandoli, consumarli crudi o leggermente tostati”.

A questo punto non mi resta che aggiungere che il latte di sesamo, ottenuto frullando a crudo i semi di sesamo in acqua fredda (io lo faccio con la macchina per il latte di soia, ma basta un buon frullatore) è delizioso e ovviamente dotato di tutte le splendide proprietà del seme intero!

Così ultimamente è spesso prodotto in alternanza al latte di mandorla. Poltiglia di sesamo!!!! Succulento “byproduct” del latte delle meraviglie! Non potevo non provare ad usarla in un semlicissimo dolce, perfetto per la colazione o la merenda, energetico, ma tutto sommato leggero!

Ingredienti:

-1 tazza poltiglia di sesamo

-1 tazza latte di sesamo

-3/4 tazza di farina di soia

-1 tazza di farina di kamut

-1/2 tazza abbondante di fruttosio

-3 cucchiai olio di mais

-1 bustina cremor tartaro

-2 cucchiai di semi di zucca (o gocce di ciocccolato, o uvetta...)

Preparazione:

In un ciotolone ho mescolato alla poltiglia le farine ed il fruttosio, poi il cremor tartaro, l’olio, i semi di zucca (lo so metto sempre quelli, ma ne vado matta!) e per finire latte di sesamo quanto basta ad ottenere un impasto morbido e mescolabile con una forchetta.

Versato nello stampo ho infornato a 180 gradi (forno già caldo) per 35 minuti abbondanti , ma ultimamente il mio forno fa le bizze, quindi quando la superficie inizia a sembrare cotta controllate con uno stuzzichino il grado di cottura...

Il risultato è stato uno dei preferiti del babbo del topo, il sapore è leggero, delicato, ma quel retrogusto di sesamo rende questo plum-cake davvero speciale!

lunedì 12 maggio 2008

Luppolo (e farro alle cime di luppolo)


Il luppolo, quando non usato per la produzione della birra, è un’antipaticissima infestante, anche coperta di una peluria irritante, che si aggroviglia e attorciglia saldamente attorno alle siepi, cespugli o in generale attorno a tutte quelle piante che uno cura con amore e non vorrebbe vedere soffocate da infestanti.

Per questo motivo taglio a zero tutti i rami che vedo. Ma questi primi mesi di primavera, quando l’infestante amico inizia il suo lento strisciare crescendo velocemente, ci regala le sue tenere cime in crescita, ancora non troppo pelose, tenere, ricche di proprietà!

Stando al bellissimo libro “Piante spontanee in cucina” di Cristina Micheli, il luppolo presenta proprietà amaro-stomachiche (che stimolano la produzione di succhi gastrici), diuretiche, sedative, antinfiammatorie, battericide, antibiotiche.

Il sapore è veramente gradevole! Gli usi in cucina molteplici! Il libro suggerisce lasagne verdi, crepes di grano saraceno e bignè con tofu alle cime di luppolo. Io ho provato semplicemente a fare del farro alle cime di luppolo: ho fatto brevemente rosolare uno spicchio d’aglio prima di aggiungere circa 150 g di cime di luppolo e farla saltare un attimo; ho poi aggiunto il farro e coperto d’acqua, lasciando cuocere. In questa circostanza ho usato un farro precotto, quindi la cottura è durata poco più di dieci minuti. Ma usando farro in chicchi non precotti converrebbe forse farlo cuocere prima a parte...

Per comodità ho raccolto cime un po’ più lunghe, ma si utilizza solo la parte apicale del rametto, diciamo i primi 10-15 centimetri.

venerdì 9 maggio 2008

Germogli di ceci al pomodoro


La semplicità di un piatto di ceci con il sugo unito a tutti i vantaggi dei germogli! Primo fra tutti il tempo di preparazione: pochi minuti!

Ingredienti (per una persona):

-una tazza di germogli di ceci

-1 spicchio di aglio

-3 cucchiai di polpa di pomodoro

-qualche foglia di basilico

-sale e pepe

Preparazione:

Ho fatto semplicemente sobbollire pochi minuti i germogli di ceci assieme allo spicchio di aglio tagliato a fettine. Quando la poca acqua messa si è quasi del tutto evaporata ho aggiunto la polpa di pomodoro e sale e pepe a piacere. All’ultimo un poco di basilico.

Il grande vantaggio sta nella velocità di preparazione che è possibile grazie alla germinazione dei ceci, che altrimenti devono cuocere molto a lungo!

mercoledì 7 maggio 2008

Pappa di quinoa con cavolfiore

Stavo facendo per me la pasta con cavolfiore, così ho semplicemente preso una bella rosetta di cavolfiore assieme alla sua acqua di bollitura (al solito circa 200 ml, ma io vado ad occhio) e vi ho aggiunto 5 cucchiai di fiocchi di quinoa.

La quinoa è eccellente per i bambini (e per i grandi!) perchè ricca di amminoacidi, Sali minerali e vitamine.

Lasciando il tempo ai fiocchi di assorbire per bene l’acqua bollente, ho aggiunto un dadino di tofu fatto in casa e poi solo frullato il tutto ed aggiunto un cucchiaino raso di tahin e mezzo di lievito di birra in scaglie. Naturalmente un filo di olio extra vergine d’oliva e un poco di semi di lino macinati.

Il topo apprezza molto il cavolfiore, in questa casa lo adoriamo tutti, anche solo cotto al vapore e condito con un filo d’olio!

lunedì 5 maggio 2008

Insalatina cruda mista


Questa è la prima insalatina fatta interamente con verdurine da me coltivate!

Sia gli spinaci che la cicorietta (come altre insalate) si possono coltivare in vaso e richiedono pochissime attenzioni se non la giusta acqua! Pur avendo il giardino coltivo queste piantine in vasi (del tipo da geranio) sul balcone, così risolvo il problema lumache, che qui è MASSICCIO e devastante per le piantine più tenere! Poi è comodissimo: all’ora di cena esco sul balcone, taglio con le forbici le foglie che mi servono (la piantina poi ricaccia), una sciacquatina veloce ed eccole pronte da condire!

Io ne ho fatta poca, ma in realtà si tratta di un’insalata molto saziante che può benissimo essere il piatto unico per un pasto leggero, grazie ai germogli di lenticchia che danno consistenza e apporto proteico!

Tra l’altro questo piatto è ricco di ferro grazie alle lenticchie (gli spinaci in realtà non ne hanno poi così tanto...) e volendo una spruzzatina di succo di limone ne migliora notevolmente l’assorbimento!

Ingredienti:

-1/2 tazza di germogli di lenticchia gigante

-1/2 tazza di germogli di cavolo broccolo

-1 tazza di spinaci teneri

-1/2 tazza di foglioline piccole di cicoria piccola

-sale e pepe quanto basta

-un cucchiaino di semi di lino macinati

-un cucchiaio raso di olio di sesamo

Preparazione:

Mi imbarazza descrivere la preparazione di un’insalata! Comunque dopo aver lavato e asciugato le foglioline, è sufficiente mescolare bene nell’insalatiera! E buon appetito! Crudo, veloce, sano, ma sopratutto buono!

domenica 4 maggio 2008

Torta alla banana


Ho fatto questo dolce per un pranzo a casa di amici, ma a dirla tutta non è stato un successone perchè preferivano torte più “pannose”...

In compenso giudico comunque il mio tentativo molto fruttuoso (e buono!) se quello che si cerca è un dolce leggero, magari per la colazione o la merenda dei bambini.

Io ho coperto la torta con una spolverata di zucchero a velo, ma ho preferito fare la fotografia prima, altrimenti sotto lo zucchero a velo avrebbe potuto esserci di tutto!

Ingredienti:

-2 banane

-2 tazze di farina di kamut

-1 tazza di fruttosio

-1 bustina di lievito (io ho usato cremor tartaro)

-1/2 tazza di margarina vegetale non idrogenata (che comprende anche la margarina che ho usato per “immargarinare” la mia teglia in pyrex)

-1 bicchiere di latte di soia

Preparazione:

Ho tagliato le banane mature a rondelle fini. In una ciotola ho mescolato bene farina, fruttosio, lievito e dopo vi ho aggiunto le banane. Ho fatto sciogliere la margarina avanzatami dopo aver unto per bene la teglia e l’ho incorporata all’impasto. Infine il latte di soia, circa un bicchiere, aggiunto piano e mescolando fino ad arrivare alla giusta consistenza, cremosa, che si riesce a mescolare con una forchetta.

A questo punto si versa l’impasto nella teglia e l’ho infornato a 180°C per 30 minuti circa.

Appello importante!

Ricevo questa segnalazione da Gormlaith, di www.tuttanatura.blogspot.com e dal suo blog ho copiato l'appello, visto che vale la pena diffonderlo il più possibile! A voi:

La collina degli animali


Ci sono persone, che mettono a disposizione ciò che hanno per aiutare il prossimo. A volte capita che certe persone mettano a disposizione ciò che hanno per aiutare i nostri fratelli animali.
Questo é ciò che fanno alla Collina degli Animali a Bubbio. Fate un giro sul sito endlesslove.it, troverete anche il link qui a fianco, e vi assicuro che pur essendoci foto allegre degli animali ospitati, vi verrà il classico groppone in gola.
In questo periodo purtroppo sono veramente in grande crisi finanziaria: mantenere tutti quegli animali, molti dei quali hanno gravi patologie cliniche, costa parecchio.
In più, contro di loro si é pure accanita la mala sorte: nei giorni ventosi di qualche tempo fa, il tetto delle scuderie é letteralmente stato scoperchiato. Ora c' é da ricostruirlo, il tutto sempre di tasca dei responsabili, perché l' assicurazione può coprire una minima parte delle spese, dato che altri danni sono stati causati dagli animali che erano dentro e che in preda al panico hanno danneggiato ulteriormente la struttura.
La situazione economica non é per nulla confortante: rischiano il tracollo finanziario, e potete immaginare la frustrazione delle persone che gestiscono questo posto, a loro stanno solo a cuore questi animali che non avranno un buon futuro se questa struttura dovesse chiudere: i cavalli finirebbero dritti al macello, le pecore stessa sorte, cani e gatti in rifugi sparsi per l' Italia.
So che il paragone può sembrare non reggere, ma vi assicuro che parlare di famiglia sparpagliata potrà rendere l' idea solo a chi ha qualche animale d' affezione, e nel caso abbiate ancora qualche dubbio in proposito, guardate le foto del sito.
Troverete la storia di Salima, la piccola pecorella paralizzata, la vedrete in un lettino da neonato... se non é una famiglia allargata questa...
In Alessandria, presso la sede degli Alpini, in Via Lanza 2, sabato 10 maggio si terrà una cena Vegana per raccogliere dei fondi da devolvere alla Collina degli Animali.
Costo euro 20. Per le prenotazioni, potete mandarmi una mail entro e non oltre l' 8 maggio.

Con tutti i soldi che spesso spendiamo andando a mangiare in posti profondamente impersonali, magari passare una serata tra amici che ancora non si conoscono, potrebbe essere un sabato alternativo niente male, no?