venerdì 28 ottobre 2011

Portare in casa e ricetta volante: Khamam Dhokla

Salto i preamboli: ricetta facile facile, deliziosa! Bisogna solo inventarsi un modo per cuocere l'impasto al vapore. Io ho versato l'impasto in due pentolini di coccio e li ho cotti a vapore nella mia vaporiera (che ha due cestelli rotondi). La ricetta dettagliata la trovate qui.
Data la forma in cui ho cotto, non ho tagliato i dhokla a quadratini, ma li abbiamo mangiati tagliandoli semplicemente a fettine.
Tra l'altro è un'idea veramente ottima per presentare l'antipasto (o secondo? come preferite!) in piccole monoporzioni, semplicemente facendo cuocere la pastella in piccole cocotte monoporzione ;-)
Un'idea ottima anche per i bambini, dal momento che i ceci sono del tutto "mascherati"!

Infine, sempre al volo, un piccolo tributo al portare, ma in questo caso, in casa: pulire gli ultimi fagiolini dell'anno in 2! La fascia corta fattami da Sibia è comodissima in mille occasioni!
Edit: tutte le neomamme mi capiranno e perdoneranno lo stato impietoso dei miei capelli ;-)

martedì 18 ottobre 2011

Primo complemese!

Ed è già passato un mese!
Con calma riuscirò anche a rispondere ai commenti eh, scusate!
Tartarughina mangia e cresce, tempo vola, autunno arriva, topo sembra grandissimo! E' grande, ma giustamente anche piccolo: un po' di sana regressione per ritrovare le basi da cui ripartire con slancio. Bacino anche a te, amore.

venerdì 7 ottobre 2011

Gravidanza Vegan :-)

E ora: parliamone!!!!
Oramai è fatta, andata, finita, da più di 2 settimane.
Piccola cucciola cresce con latte di mamma (non senza peripezie, ma l'importante è che sia latte materno) e il cordone è ormai staccato da un bel po', siamo 2 esseri indipendenti ora.
Quindi posso fare un sunto della mia gravidanza da vegan (la mia precedente gravidanza fu da vegetariana, per quanto consumassi per fortuna relativamente pochi latticini).
Tralascio dal resoconto, che sarà molto breve, di parlare delle nausee, perchè queste non hanno nulla a che vedere con l'alimentazione o lo stile di vita, almeno così pare.
Leggo spesso (ne ho letto proprio or ora) che alcuni disturbi sono tipici della gravidanza e NORMALI. Alcuni sì, è vero, ma veramente pochi (come le nausee appunto, che comunque non tutti subiscono), non certo quell'elenco infinito che fanno della gravida una persona affetta da infermità!
Costipazione, gambe gonfie, vene varicose, reflusso, ernia iatale o bruciori di stomaco, emorroidi, ipertensione e diabete gestazionale. Queste cose NON sono normali (anche se frequenti poichè avvengono più facilmente in gravidanza per ovvi motivi fisici, quali l'aumento di peso ed il volume dell'utero in accrescimento che comprime stomaco, intestino ecc.).
Spesso mi era stato detto che, aspettando Nicolò, non avevo sofferto di gonfiori perchè era inverno. Ora ho fatto la gravidanza d'estate e, sebbene l'estate nel complesso sia stata fresca, le ultime settimane sono state torride: niente gambe gonfie. Nemmeno un po'.
La dieta vegetale povera in sale, grassi saturi e ricca di frutta e verdura con cui fare il pieno di potassio aiutano sicuramente tantissimo, ma anche camminare e respirare bene!
Posso dire che, rispetto alla prima gravidanza, ho preso meno peso, senza fare alcun sacrificio o sforzo in questo senso. Ho sempre mangiato a sazietà, quando ne avevo voglia e cosa avevo voglia (quindi anche con eccezioni significative rispetto a quanto considero idealmente sano).
Reflusso o acidità di stomaco? Ma nemmeno per sogno! Capitano quando si mangiano alimenti di digestione laboriosa, come i grassi e le proteine animali. L'amido di cereali integrali, patate, radici e tuberi, se non mescolato con mattoni indigesti quali gli alimenti animali, è prontamente digerito e non richiede un forte abbassamento del pH dello stomaco.
Costipazione? Ma non scherziamo. La norma per un vegan che mangi correttamente (certo ci può essere un vegan che mangia schifezze) è andare di corpo più volte al giorno, senza il benchè minimo sforzo. Questo facilita il transito anche in situazione di scarsa motilità come l'ultimo trimestre di gravidanza ed il fatto di non doversi sforzare è proprio ciò che ci difende da ernie ed emorroidi. Grazie ai vegetali ed alle fibre, bevendo a sufficienza e grazie all'assenza di latticini (spesso causa di problemi di costipazione) è praticamente impossibile non andare di corpo regolarmente.
Diabete gestazionale: ho incontrato almeno 3 donne con diabete gestazionale nella ristretta cerchia delle mie conoscenze incinte in contemporanea a me! Oltretutto persone non in sovrappeso. Le diete consigliate loro facevano letteralmente PAURA e spesso era stata accusata la frutta! Ho sentito frasi del tipo "mangiavo ancora troppi carboidrati, riducendoli ulteriormente la glicemia non sale troppo".
E grazie: se non mangi zuccheri l'insulina non sale, ma non significa affatto che la situazione è risolta, anzi! Così si seguono diete iperproteiche, che peggiorano ulteriormente la risposta insulinica! Migliorare la propria risposta insulinica -guarire- significa poter mangiare zuccheri ed avere un pancreas che lavora e cellule efficienti nel recepire il messaggio dell'insulina. Essere sani non significa evitare di mangiare tutti gli zuccheri, ma al contrario significa poterli mangiare senza problemi! Nota importante però: parlo di zuccheri nel senso letterale, non intendo dire che faccia bene o sia cosa saggia mangiare zuccheri raffinati. Io intendo sempre zuccheri come presenti naturalmente nell'alimento integro.
Comunque, tornando a noi, una dieta ricca di fibra, di verdure, di frutta, giusta e non eccessiva in proteine e moderata in grassi è l'ottimale per consentire al nostro organismo la gestione corretta e più che efficiente degli zuccheri nel sangue.
Che altro? Ipertensione? A meno di esagerare col sale o con la caffeina (a cui alcune persone possono essere particolarmente sensibili in merito all'aumento di pressione), è cosa ardua avere la pressione alta senza il consumo di alimenti animali ;-)
Volete una spiegazione completa? Consiglio questa lettura: Guarisci il tuo apparato Digerente, di John McDougall.
L'elemento a cui fare -ovviamente- attenzione, è la B12, che va sempre integrata ed il cui fabbisogno aumenta in gravidanza ed anche e sopratutto in allattamento. Per quanto riguarda il ferro, nel terzo trimestre è normale che la ferritina scenda, pertanto molto dipende dalle scorte di partenza. Ricordo che comunque la bassa ferritina è problema molto frequente anche tra le onnivore, essendo il bilancio del ferro una questione piuttosto personale, dipendente il più delle volte dalle capacità di assorbimento piuttosto che da una carenza dell'elemento nella dieta.
Un interessante post di discussione sull'alimentazione vegan in gravidanza qui.
Un bel post ricco di consigli, questo di MammaVegana.
E per scambi di opinioni come sempre consiglio la sezione "Vegetarismo e veganismo nell'infanzia" di ForumEtici :-)
Edit: mi sono resa conto che, sull'onda dell'entusiasmo, ho scritto dando l'impressione che ritengo lo stile alimentare vegan panacea per ogni male e la dieta onnivora causa di ogni male. Naturalmente non è così, ci tengo a precisarlo. Premesso che la scelta vegan è per me prima di tutto etica, è noto che si può mangiare bene e male che si sia onnivori o vegetariani. Vi sono problemi solo parzialmente collegabili all'alimentazione ed esiste senz'altro una predisposizione individuale (o magari causata da abitudini alimentari nella primissima infanzia? Chissà) a determinati disturbi.
Per esempio nella mia famiglia, seguendo esattamente la stessa dieta onnivora, mio padre ha la tendenza alla stitichezza, mentre mia madre no.
Ma rimane il fatto che per i problemi che ho elencato (e per svariati altri oltretutto), praticamente inesistenti o quasi nelle popolazioni che non seguono una dieta di tipo occidentale, la dieta è il fattore determinante. E una dieta fortemente plant-based è la migliore sia a scopo preventivo che curativo in questo senso.
Se poi ci aggiungiamo il buon karma di uno stile alimentare nonviolento ed aspecista, direi che la scelta è facile!

Blog CO2 Neutral

Ecco qui un'iniziativa per piantare un albero per ogni blog che aderisce, in modo da neutralizzare le emissioni di carbonio :-)

martedì 4 ottobre 2011

Pannolini lavabili in Provincia di Torino

Eccomi al volo per scrivere 2 righe sui pannolini lavabili. Ormai anni addietro ne parlai qui.
Stavolta sono super fortunata (quelli che avevo usato con Nicolò sono pronti a tornare al lavoro, ma sono taglia unica, troppo grande per la piccina per ora!) perchè Sibia mi ha fornito 14 pannolini lavabili Happy Heiny micro, veramente piccoli e funzionali!
Siccome però qui in Provincia di Torino c'è una, per una volta, ottima iniziativa di aiuto finanziario all'acquisto di lavabili (come si può leggere qui), stamane sono andata a consegnare i moduli per beneficiare dello sconto ed in questo modo acquisterò scontati qualche pannolino in più taglia piccola (i primi mesi si cambiano veramente spesso! Evviva il latte di mamma che è digerito in un lampo ;-)).
Cosa scopro? La signora che mi prepara il buono ha delle difficoltà col programma e si scusa dicendomi che di questi buoni fin'ora ne avrà fatti al massimo un paio!
Io sono rimasta basita: è vero che è solo uno sconto e che una parte va comunque pagata, ma avete presente quanto costano gli usa e getta??? Pare che molti nemmeno lo sappiano, in effetti all'ospedale non ho visto nessuna locandina o pieghevole che illustrasse l'iniziativa...
Quindi eccomi qui, per segnalarlo ad eventuali neomamme o future mamme della Provincia di Torino di passaggio sul blog e per ricordare a tutti che, di lavabili, se proprio non si vuole usare la coppetta mestruale, esistono anche gli assorbenti lavabili :-D
Io uso la fleurcup, ma naturalmente per le lochiazioni non la sto usando, mentre, ora che sono molto diminuite, sto usando con piacere alcuni proteggi slip lavabili che ho acquistato anche in previsione delle occasionali piccole perdite che possono avvenire con la coppetta.
Quindi, bando alle ciance: riduciamo i rifiuti!