giovedì 31 maggio 2012

Scala la marcia: la decrescita a modo nostro :-)

Questo bellissimo Giveaway mi ha dato l'input: non ho mai parlato di decrescita!
Per noi la decrescita è qualcosa che ha preso forma e senso nelle nostre vite, gradualmente (ed è ancora in continua evoluzione e, si spera, miglioramento). Non ho intenzione di perdermi in spiegazioni economiche nè politiche, per cui lascio solo alcuni link, come questo.
Del resto nulla di nuovo sotto il sole, stiamo solo riscoprendo concetti e abitudini comuni fino a 60 anni fa, andati un po' perduti dopo il boom degli anni 60' e quindi del tutto nuovi per la mia generazione. O quasi: perchè aver avuto una madre casalinga in realtà mi ha dato le basi per molte delle mie scelte attuali.
In ogni caso oggi c'è una nuova consapevolezza e si dà un nuovo significato alla sobrietà. Innanzitutto è diventata (anche se in questo momento di crisi non del tutto) consapevole.
Consapevole perchè risparmiare non significa solo risparmiare soldi, ma anche e sopratutto risparmiare VITE, acqua, aria, combustibile. Fare, anzi NON fare, qualcosa di concreto, anche se piccolo e privato, per le persone tutte, per l'ambiente e per noi stessi al contempo. Nessun eroismo, ma solo, mi pare, sano buonsenso.
Mi stupisco se penso a quante persone, pur avendo figli, non si fanno la benchè minima domanda sul mondo che stanno lasciando loro...
Noi siamo fortunati. Questo è innegabile e ne sono conscia ogni mattina quando apro gli occhi. Scriverlo in questo momento in cui intere famiglie hanno perso tutto o sono a lutto, per i capricci di questa nostra folle terra, è ancora più importante.
Siamo sani. Abbiamo un tetto sulla testa per il momento, che non ci costa un affitto. Abbiamo 4 nonni meravigliosi per i nostri figli. Ci amiamo. Tutto questo aiuta e tanto.
Alla fine, dal punto di vista pratico, in cosa decresciamo?
Autoproduzione prima di tutto alimentare: orto (anche se sempre in work in progress), autoproduzione di yogurt, tofu, latti vegetali. Pane, pizza e gnocchi quando si può. Marmellate. Sughi. L'erpetologo oltre a rettili e anfibi per fortuna si diletta anche con lavori elettrici, falegnameria (saltuariamente, ma meglio di nulla!), gestione non sempre facile -per me- del software libero.
Poi ci sono le scelte di vita, quello che talvolta viene descritta come la possibilità di voto tramite i nostri acquisti o non acquisti: la scelta di NON mangiare animali nè acquistare i derivati (essenziale per noi per motivi etici prima di tutto, ma che ha anche un fortissimo impatto sull'impronta ecologica di ognuno di noi); cercare di comprare il cibo senza imballaggi, quando ci è possibile biologico, il più possibile locale e naturalmente di stagione.
Si cerca di usare l'auto con giudizio e c'è il buono proposito di tornare ad essere una famiglia mono-auto non appena una delle 2 ci abbandonerà per morte spontanea (questo è forse il principale svantaggio dell'abitare in un paese piccolo: assenza di mezzi pubblici per gli spostamenti e alcuni spostamenti sono oltretutto obbligati)....
Non ne ho mai parlato, ma intendo recuperare e farlo quanto prima, ma scegliamo anche di non comprare cosmetici e prodotti di bellezza, nè detersivi industriali e prodotti per l'igiene della casa: oltre al fatto che tranne pochi e cari casi sono testati sugli animali, i cosmetici ed i detersivi sono zeppi di sostanze inquinanti, irritanti, allergeniche e potenzialmente tossiche. Non viviamo in una grotta e quando camminiamo per strada la gente non ci scansa per la puzza (anche se certo io non profumo come alcune persone che lasciano la scia al loro passaggio). Eppure non si acquista più dentifricio, detergente per il viso, da qualche mese anche shampo. Per la casa si compra solo bicarbonato, aceto, alcol e acqua ossigenata. Al posto dei prodotti confezionati esistono ottime preparazioni casalinghe ed ecologiche, fatte partendo dalle farine, olii vegetali e pochi altri ingredienti.
Non utilizziamo prodotti usa e getta (salvo la carta igienica, per ora!), per cui ci sono tovaglioli in stoffa, fazzoletti in stoffa, pannolini lavabili per bubolo bibi, coppetta mestruale per me e stracci al posto della carta scottex.
Nonostante ciò riusciamo ugualmente ad avere spazzature piene! Anche se spero meno spesso che se non avessimo tutte queste attenzioni.... Naturalmente si ricicla tutto quello che si può.
Per quanto riguarda il riscaldamento della casa siamo lontani dall'ideale (casa condivisa con i suoceri, non ne abbiamo completa gestione), ma dallo scorso inverno parte del riscaldamento è ottenuto con la stufa, in cui bruciare legname di scarto del giardino.
Però c'è sempre qualcosa cui non si riesce a rinunciare e in cui ammetto di essere pessima decrescitrice! Libri in primo luogo (anche se da quasi un anno perlomeno la maggior parte è acquistata in versione e-book), poi l'utilizzo di internet ovviamente.
I nostri buoni propositi per il futuro? Spero che riusciremo a rendere sempre più efficiente il nostro orto e più bravi ed organizzati nel far legna (ma siamo giustificati: è stato il nostro primo inverno a legna e buona parte del legname che avevamo non era stagionato); infine spero di imparare presto a usare almeno un minimo la macchina da cucire!
P.S. per queste due bellissime foto, realizzate a Cascina Bellezza, si ringrazia Luca Gallizio :-)
Edit: ho dimenticato di segnalare una forma di raccolta/gita/scuola/esperienza/cultura che ritengo essenziale imparare a riscoprire: la raccolta di erbe spontanee o fitoalimurgia :-) e più in generale l'utilizzo di quanto la natura ci offre così com'è :-)
Ed ancora: rileggendo mi sembro una wonder woman dell'efficienza! Così non sono. Siamo una famiglia umana, molto umana. Ciò che ho scritto è ciò che facciamo, quando si può. Capita spesso di comprare il pane (però almeno tramite GAC, biologico ed a Km0), capita che ci regaliamo alimenti dell'altro capo del mondo (avocado o platani, saltuariamente, ma li acquisto, però ce li godiamo col rispetto che si deve alle fortune importanti). Decrescere felicemente non significa martirizzarsi, ma capire di cosa possiamo fare a meno guadagnando tempo e gioia. Vuol dire imparare a fare da soli ciò che si può, ma senza impazzire e compatibilmente con le proprie passioni e competenze. Vuol dire anche aumentare invece tutto ciò che non ha costo e fa la vera felicità: la conoscenza, le esperienze ed i ricordi, la rete di conoscenze e scambi. Quindi ne approfitto per ringraziare tutti quanti mi aiutano in questo cammino, come le persone di ForumEtici (in cui c'è una sezione interamente dedicata all'autoproduzione ed una alla decrescita) ed il gruppo facebook (anche se è fb, vabbè...) "Autoproduzione e decrescita", perchè non posso qui ringraziare una per una le magnifiche persone che sono dietro a nick name e blog che mi arricchiscono la vita :-)

13 commenti:

Selena ha detto...

Ormai abbiamo perso tutto ciò che sapevano fare i nostri nonni. Non sappiamo fare niente di tutto ciò che sapevano fare loro. Non abbiamo imparato queste cose perchè eravamo troppo impegnati ad impararne altre? Non credo , perchè pensandoci noi, ora come ora, non sappiamo fare niente, se non vendere aria fritta!
Bellissimo post!

Clarabella ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Clarabella ha detto...

E' incredibile che acquisti solo più pochissime cose tipo bicarbonato, alcool..... Sembra quasi impossibile...se seguissimo tutti i tuoi consigli i centri commerciali potrebbero bell'e che chiudere!!!! Complimenti per il tuo blog davvero interessante

Valentina | The Blue Bride ha detto...

Sei un esempio alquanto invidiabile. Mi inchino. Davvero.

Unknown ha detto...

Ciao, ti ringrazio per aver deciso di partecipare al nostro giveaway.

Sei un esempio per tutti, anche per chi, come me, e' un work in progress downshifter.

Allora a presto!
Ciao,
Alex

Kia ha detto...

Ciao:) meravigliosa la tua storia...condivido davvero col cuore!
...c'è un premio per te!:)
a presto!
http://equoecoevegan.blogspot.it/2012/06/nuovi-premi-ricevuti-ma-grazie.html

luby ha detto...

non sempre si riesce ad essere autosufficienti ,ma provarci è già un enorme ed immenso asso!
tu sei avanti!
grande!

Barbara ha detto...

mi sei di ispirazione da moto tempo , anche se credo che la decrescita vada cicita a propria misura: spesso con l'entusiasmo dell'inizio si tende a voler strafare e compiere più gesti di quanti in realtà siamo in grado di sostenere, finendo poi con il collasso e il passo indietro per lo scoraggiamento....Un passo alla volta, e si fa tutto. La tua storia è illuminante in tal sensa. grazie :)

Barbara ha detto...

PS: cucita e non "cicita", e in tal senso , non in tal sensA.
^_^

Unknown ha detto...

t'invidio, non riuscirei a fare tutto ciò che fai tu, ma vorrei mettermi d'impegno almeno in alcuni dei tuoi spunti

Mary ha detto...

Bellissimo questo post!
Noi è da un paio di anni che abbiamo iniziato questo percorso della decrescita e una delle cose più belle è che sto scoprendo di saper e poter fare un bel pò di cose con le mie manine..cibi, cosmetici, piccoli lavoretti di cucito..

Isa, passo anche per lasciarti un premio
http://lumachinaverde.blogspot.it/2012/06/di-premi-vari.html

A presto!
http://lumachinaverde.blogspot.it/2012/06/di-premi-vari.html

Ciao!

Anonimo ha detto...

L' aver deciso di abbandonare la città per una vita più a contatto con la natura per capire chi siamo, per ascoltarci, per imparare a vivere REALMENTE , non è stata una scelta facile...proprio per niente.

I retaggi di una cultura consumistica e cittadina sono duri a morire. Eppure i cambiamenti ci sono..stanno avvenendo pian piano. E il tuo blog mi è di ispirazione.

Grazie per condividere le tue idee con noi, senza presunzione ma con genuina semplicità!

Angelica
(una nuova amante della decrescita)

Unknown ha detto...

Scusate, non ho mai risposto alle risposte di questo post, sono pessima! :-P

@lumachinaverde: con infinito ritardo, ma grazie per il premio!

@Angelica: non posso che ringraziarti ed augurarti una felicissima decrescita :-D