venerdì 7 marzo 2008

Merendina alla frutta


Lo so che cucino solo più dolcetti atti ad usare gli avanzi, ma non sprecare il cibo è uno dei miei capisaldi in cucina…

Inoltre, per chi ha l’abitudine di sgranocchiare spesso fuori pasto o per chi, come me, si allena a preparare merendine per il pupo che lo distolgano senza sacrifici di palato dalle schifezze in commercio, queste ricette veloci, semplici e che riusano parti altrimenti da scartare sono una manna dal cielo!

Ingredienti:

-2 tazze di farina tipo 0 biologica

-1 tazza di poltiglia di frutta (io ho usato mela e arancia, garantisco sulla bontà)

-1/3 di tazza di fruttosio

-1/4 di tazza di olio extra vergine di oliva

Preparazione:

Nulla di più semplice: in una ciotola ho messo la poltiglia avanzatami dopo aver fatto due centrifugati di frutta; a questa ho aggiunto una quantità doppia di farina, il fruttosio e l’olio spremuto a freddo. Ho impastato bene con le mani per amalgamare come si deve la frutta nell’impasto.

Senza lasciarlo riposare, ho subito steso, con le mani, lasciandolo abbastanza spesso, l’impasto in una terrina. Questo perché rimane comunque abbastanza appiccicoso e difficilmente stendibile con il mattarello. Per lo stesso motivo ho semplicemente tagliato l’impasto a rettangolini con la rotella per la pizza.

A questo punto via in forno preriscaldato a 180°C per circa venti minuti.

Il risultato è una merendina, morbida, saporita, che ricorda una versione meno grassa di un pancake alla frutta, davvero deliziosa!

10 commenti:

Anonimo ha detto...

che fame, la proverò senz'altro da vegan ogni tanto mi mancano le merendine

ciao da Marta

Anonimo ha detto...

....hai delle buone idee di recupero,è da provare...mi attirano anche i biscottini a cuore,cercherò questa okara...ciao,maurps:buon 8 marzo!!

Unknown ha detto...

Ciao Marta! Non conoscevo il tuo sito! A presto!

Ciao Mauri, l'okara è la poltiglia che rimane dalla preparazione del latte di soia (o del tofu); in pratica si tratta della soia frullata bene in acqua e poi filtrata: la parte più solida, che ti rimane nella garza che usi per filtrare (o nel filtro della macchina se si ha la macchina) è l'okara! Non credo che si trovi pronto in giro...
ciao!

yari ha detto...

Originalissima, complimenti! Potrebbe anche essere un buon modo per riutilizzare gli scarti della frutta centrifugata.

Unknown ha detto...

Ho fatto proprio così!!! Ciao

yari ha detto...

Ooops, avevo saltato la riga del centrifugato...

Anonimo ha detto...

ciao, ho provato a farle, ma erano un po' durette,sigh io avevo solo mela carota banana. la prossima volta proverò con mela/arancio...anche perchè ho tre bimbi e sarebbe bello preparare delle merendine ;-)

Unknown ha detto...

Ciao Veganswiss, forse il succo d'arancia che rimane nella poltiglia aiuta ad avere un impasto più morbido... Però ho anche sperimentato personalmente che ogni forno ha un suo caratterino, prova a lasciarle in forno meno tempo? Ipotizzo eh...
Fammi sapere se riesce meglio con l'arancio (però era morbida, ma non lievitata, non è spugnosa come le merendine in commercio, più della consistenza di un pancake...).
:)

Gio ha detto...

Penso che aspetterò il sole estivo per provare a fare i cilindretti. Invece mi sono ispirata a questa ricetta e ne sono venute delle merendine davvero buone, grazie per l'idea! :)

Unknown ha detto...

Sono contenta!!!
In effitti sono semplici, ma molto gardevoli! E consentono di recuperare velocemente lo scarto delle centrifughe ;)
Grazie per la nuova visita!