Diario di una famiglia che mangia vegetale, di ricette, decrescita e genitorialità naturale
venerdì 26 dicembre 2008
Risotto al radicchio
Un classico della tradizione rivisitato (diciamo stravolto!).
Per prima cosa faccio soffriggere uno spicchio di aglio con due cardamomi e mezzo cucchiaino di cumino.
Aggiungo il riso integrale (meglio se lasciato prima in ammollo almeno qualche ora e poi sciacquato) ed il miglio e faccio tostare un minuto, poi aggiungo volume almeno doppio di acqua.
Mentre comincia la cottura taglio a listarelle un bel cespo di radicchio di Treviso, che aggiungo al riso quando ha già cotto almeno 15-20 minuti.
Il tipo di riso che ho usato (ribe italiano integrale) cuoce in 35 minuti, quindi solo il miglio rimane leggermente più cotto, dando un aspetto cremoso al risotto, creando un piacevole contrasto con i chicchi.
Se non piace il contrasto, si può semplicemente omettere il miglio, oppure calcolare il differente tempo di cottura e aggiungere il miglio dopo il primo quarto d’ora.
Per completare il piatto, guarnire con un bel cucchiaio di parmigiano vegan tritato molto grossolanamente, così la croccantezza delle mandorle crea un’ulteriore nota diversa alla consistenza del piatto!
Cavolfiore al forno
Questo è un modo semplice per preparare il cavolfiore e richiede anche pochissimo lavoro. Il risultato, comunque, è molto saporito e piace anche al topo (superata la prova del nove)!
Per una pirofila di medie dimensioni faccio cuocere in pentola a pressione (al vapore però) un cavolfiore intero. Bastano pochi minuti, dipende anche da quanto lo volete tenero.
A cottura ultimata rovescio il cavolfiore nella pirofila leggermente unta e lo taglio in pezzi.
A parte (volendo anche prima) preparo la besciamella: latte di soia in un pentolino (ad occhio direi 2 bicchieri), cui aggiungo 2 cucchiai di farina di riso e due cucchiai di arrow root, un pizzico di sale ed una bella spolverata di noce moscata. Bisogna mescolare bene bene, ma, se si formano ugualmente grumi, risolvo con una passata di frullatore a immersione ;)
Lascio cuocere la besciamella per qualche minuto affinché si rapprenda, poi basta versarla omogeneamente sul cavolfiore.
In forno a 200 °C per una diecina di minuti ed il gioco è fatto!
domenica 14 dicembre 2008
Quadrotti di riso e soia
Spesso, quando faccio il riso, esagero le dosi!
Uno dei sistemi più pratici per riciclare il riso avanzato è farne polpette, sformatini o stenderlo in una teglia per tagliarlo a cottura avvenuta come faccio io: i quadrotti.
In questo caso ad uno risotto avanzato ho aggiunto pari quantità di granulare di soia (o fiocchi di soia, vanno bene lo stesso) lasciato in ammollo una diecina di minuti e poi strizzato. Qualche cuchiaio di farina di riso o di fecola di patate aiutano ad amalgamare l’impasto.
Infine “correggo” il sapore con un poco di sale/pepe/spezie a seconda del condimento del risotto.
Steso in una teglia ben unta o su carta da forno, cuoce in circa 20 minuti a 180 °C. E’ necessario aspettare qualche minuto che diventi meno caldo affinchè si solidifichi ulteriormente per tagliarlo (io uso la rotella per la pizza) in tanti quadrati e rettangoli.
Ecco quindi pronto un secondo che sostituisce egregiamente la “cotoletta”, perfetto per accompagnare un bel piatto di verdure, dal profilo amminoacidico completo, ma tanta leggerezza!
Ah, naturalmente io li trovo anche tanto buoni e il topo li mangia sempre volentieri!
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lunedì 8 dicembre 2008
Cilidretti di frutta
Ecco un altro esperimento, crudista, per sfruttare la poltiglia che rimane dopo aver fatto un bel centrifugato. Purtroppo le centrifughe più comuni, quelle a costi accessibili, sono poco efficienti e per ogni bicchiere di liquido c’è molto avanzo. Ma guai a buttarlo! Per non rendere il centrifugato uno sprecato è sufficiente riciclare sempre la “poltiglia”.
Di solito e molto velocemente io la mescolo a farina e lievito e faccio torte tipo muffins o plum cake, ma avevo voglia di sperimentare qualcosa che mantenesse le vitamine oltre che le fibre, tutto crudo!
Ingredienti:
-La poltiglia rimasta dopo aver centrifugato 3 carote, 3 kiwi e 2 arance. Ho ottenuto due bicchieri di succo.
-1 tazza (250 ml) di Noci del Brasile e mandorle lasciate in ammollo qualche ora(io ho fatto circa metà e metà, forse un poco più di Noci del Brasile).
-2 cucchiai di malto (suppongo siano opzionali, io l’ho usato con l’idea di legare un poco il composto).
Preparazione:
Nel robot da cucina ho tritano, non troppo fine, le mandorle e le noci del Brasile. Ho aggiunto la poltiglia di frutta e carote ed ho fatto girare ancora le lame per amalgamare bene il tutto, aggiungendo due cucchiaioni di malto (dubbio: non è crudo, vero? ).
Ho ottenuto un composto un po’ appiccicoso, ma non troppo liquido. Aiutandomi con una formina rotonda per biscotti, ho sistemato dei cilindretti di composto sulla carta da forno e poi ho messo il tutto nell’essicatore per tutta la notte.
Il risultato? Non saprei veramente come definirlo! Non assomigliano certo a dei biscotti, ma più alle barette di frutta secca. Con le dosi da me indicate si ottengono dei dolcetti ricchi di frutta, credo sia possibile aumentare ancora le dosi di mandorle e noci se si desidera un prodotto più “asciutto”. In ogni caso, indipendentemente dal nome che appioppatogli, sono buone!
Unico neo: essendo ricchi di frutta ed avendoli sì essicati, ma lasciandoli abbastanza morbidi, quelli che non ho sbafato nell'arco di qualche giorno ed ho scordato in dispensa hanno fatto la muffa! Suppongo che questo aspetto possa essere migliorato aumentando la percentuale di semi oleaginosi o la durata dell'essicazione.
giovedì 4 dicembre 2008
Biscotti senza glutine ai fiocchi misti
E’ da un po’ che sono alla ricerca di una ricetta per fare i biscotti veloce e buona, che mi permetta di acquistarne sempre di meno. Come al solito litigo con il mio forno (a gas non ventilato) e non riesco ad ottenere la croccantezza voluta senza bruciare, ma questa ricetta per il momento è quella che preferisco.
Inoltre questi dolcetti sono senza glutine, adatti ai celiaci, ma anche a tutti coloro che non vogliano nutrirsi a glutine a partire dal primo mattino!
Come primo tentativo ho usato dosi molto semplici da ricordare, ma sicuramente la prossima volta metto molto meno zucchero! Proverò con 50 grammi anzichè 100, perchè sono venuti decisamente dolci. Certo i golosoni possono lasciare la ricetta tale e quale ;)
Ingredienti:
-200 grammi fiocchi misti (riso, miglio, quinoa)
-150 grammi farina di riso
-100 grammi zucchero integrale di canna
-50 grammi di margarina biologica non idrogenata
-1/2 bustina di cremor tartaro
-250 ml latte vegetale (io ho usato latte di quinoa autoprodotto)
Preparazione:
In una ciotola mescolare bene i fiocchi, lo zucchero, la farina e il cremor tartaro (o il lievito) ben setacciato. Aggiungere a questo punto la margarina ed impastare con le mani fino a sbriciolarla finemente ed amalgamarla bene con la parte secca.
Aggiungere poi il latte vegetale (sceglietelo senza glutine, a questo punto!) fino ad ottenere un impasto denso (io ho messo poco più di 200 ml di latte, ma credo possa bastarne di meno).
Dare una forma ai biscotti (con il cucchiaio, con l’aiuto di uno stampino) ed infornare a 180 gradi per venti minuti circa, ma dipende molto dalle dimensioni e dallo spessore dei vostri biscotti!
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