mercoledì 25 dicembre 2013

Buone Feste!

Fino all'altro ieri è stato un Dicembre pieno di sole e temperature tutto sommato miti (oggi piove!).
Il nostro "cenone" della vigilia è stato molto semplice: pasta fatta in casa, torta salata alle coste e biscotti per Babbo Natale come dessert.
E un sorso di vino per i genitori.
Festeggiamo l'inverno (o il fatto che il giorno più corto dell'anno è passato!!!), i nuovi arrivi in casa e la cucina in famiglia.
Per torta e biscotti mi sono lanciata con il nuovo fornetto: l'idea è risparmiare (forno elettrico altrimenti). Mi spiace non ci stia sulla nostra stufa, che è piccina, per fortuna lì sta il fornetto versilia che è più piccolo.
Queste pentole-fornetto sono un'ottima idea per preparare in casa prodotti che richiederebbero cottura in forno anche quando il forno non c'è (in vacanza, se non avete forno, ecc.), ma molto più banalmente consentono un bel risparmio energetico: il volume da scaldare è naturalmente ridotto parecchio; i tempi di cottura pressocchè sovrapponibili a quelli con forno comune e nel caso abbiate un forno elettrico c'è anche il vantaggio di usare il ben più economico gas ;-)
Comunque: sfoglia leggermente bruciata sotto, ma come prima prova non c'è male :-)
 Perdonatemi, immagine ruotata :-P
 I biscotti per babbo natale: non sono al cioccolato, ma semplicemente dolcificati con concentrato di dattero.

Il nuovo amore di casa, che come ogni amore in più sembra rendere tutto più bello!

mercoledì 11 dicembre 2013

Pasta fatta in casa

Poco, poco tempo.
Anche poca voglia di cucinare, lo ammetto.
Ma creare i pasti assieme alla famiglia rimane quanto di più "educativo" mi viene in mente.
E così, solo qualche immagine per celebrare il pomeriggio di domenica (e il bis che a breve avverrà!), dedicato all'autoproduzione di pasta.
Siamo partiti con il mio amato mulino e abbiamo macinato il grano duro "del faraone" acquistato con il GAS.
Poi l'erpetologo ha rispolverato i ricordi e la macchina per la pasta del nonno.
E pasta sia!
P.S. Immagini buie, ma per me cariche di emozioni!





giovedì 21 novembre 2013

Giovedì del libro di cucina: "The Wild Vegan Cookbook"

E' di nuovo giovedì!
Presento un libro che adoro per il suo significato e per la sua particolarità, ma di cui ammetto di non impazzire per le ricette :-P
"The wild vegan cookbook", di Steve Brill, Harvard Common Press.
Si tratta di un poderoso volume di ricette (oltre 400 pagine, senza fotografie), tutte a base di piante/funghi selvatici.
La cosa che apprezzo maggiormente è la suddivione in capitoli basati sulla stagione: si comincia con i cibi selvatici invernali, inizio primavera, primavera inoltrata, estate e autunno.
Pertanto, guardando l'indice del libro, potete scegliere il periodo dell'anno in cui vi trovate e leggere quali piante selvatiche dovrebbero essere presenti (si tratta di un libro Statunitense, quindi certo può esserci un poco di variabilità e sopratutto non tutte le piante sono rinvenibili anche in Italia).
Si passa dai fiori, ai giovani getti, radici e semi e funghi. Ma il libro non suddivide le ricette in base alla parte commestibile, nè in base al tipo di ricetta, bensì solo in base alla stagionalità.
Per ogni pianta è presente una breve descrizione, ma non essendoci fotografie nè chiavi dicotomiche non è un libro utile al riconoscimento.
Come ho già accennato in realtà non amo particolarmente le ricette proposte, perchè molto sono troppo elaborate per i miei gusti, non tanto come difficoltà, ma per numero di ingredienti, secondo un gusto credo molto americano che fatico a seguire nella pratica della mia sgangherata cucina.
Però è estremamente utile e piacevole vedere in quali e quanti modi possono essere utilizzate alcune piante e spesso mi è servito solo per prendere l'ispirazione, copiare una idea e scoprire accostamenti di sapori a cui non avrei pensato.
Consigliato a chi è appassionato di raccolta delle spontanee.

P.S. da notare che negli Stati Uniti è molto utilizzato e spesso presente anche nei siti sull'argomento, il fungo chiamato "chicken mushroom" ovvero Laetiporus sulphureus.  In Europa è consiedrato tossico ed è stato causa di avvelenamento in alcuni bambini. Pare che sia una specie con caratteristiche variabili a seconda della zona geografica di provenienza, pertanto, se negli USA ne fanno scorpacciate, da noi è bene evitare! Diverse sono specie di funghi che erano in passato considerate commestibili, ma che sono state in seguito a singoli episodi o studi più approfonditi, eliminati dall'elenco delle specie edibili. Vale sempre la regola di mangiare solo cibo di cui si sia assolutamente certi!

mercoledì 20 novembre 2013

Di Funghi e nutrizione.

Era da un po' che volevo scrivere di funghi.
Premetto subito che, oltre che comprarli, è possibile raccogliere ciò che di selvatico cresce nella propria zona, ma ovviamente bisogna essere certi di ciò che prendiamo: avere sempre un buon libro come questo, affidarsi a forum di esperti come quello AMINT, ma più di tutto aver imparato il riconoscimento assieme a qualcuno di esperto sul campo. La cosa essenziale è imparare a riconoscere le, per fortuna poche, specie veramente pericolose.
Serve anche informarsi perchè per la raccolta della maggior parte delle specie bisogna essere in possesso di un permesso.
E' inoltre imperativo raccogliere solo in zone non inquinate.
Fatta la doverosa premessa, scopo di queste righe è raccontare almeno un po' quelle che sono le proprietà nutrizionali di questo affascinante regno.
La maggior parte degli effetti benifici che vengono riconosciuti ai funghi sono ottenibili anche consumando i comunissimi champignon che si trovano in commercio.
Sono pochissimi gli esperti in nutrizione ed i medici che consigliano calorosamente il consumo di funghi, che anzi, vengono spesso considerati "pesanti", affaticanti il fegato e indigesti.
Notevole eccezione è per esempio la figura di Fuhrman, che inserisce i funghi tra gli alimenti che lui considera più importanti, da consumare possibilmente ogni giorno e che chiama con l'acronimo GOMMBS (greens, onions, mushrooms, beans, berries, nuts/seeds ossia verdura a foglia verde, cipolla, funghi, legumi, bacche e noci/semi).
 Quali sono le proprietà dei funghi?
Innanzitutto sono una buona fonte di riboflavina, niacina, acido pantotenico e tra i minerali anche del prezioso selenio (vedasi ad esempio i cremini qui). Contengono anche una discreta quantità di proteine e di fibre.
Sono molto sazianti, pur apportando pochissime calorie.
Tra le fibre presenti nei funghi sono ben rappresentati gli 1,3-beta glucani (presenti anche nell'avena, nel'orzo e nel germe di grano), che sono stimolanti le cellule T, le Natural Killer ed i macrofagi (insomma, stimolano la risposta immunitaria!).
Oltre alle proprietà prebiotiche è stata messa in evidenza la capacità di stimolare la produzione delle IgA (immunoglobuline di tipo A), preposte alla difesa delle mucose: esattamente il principale punto di ingresso della maggior parte dei patogeni. Questa spiccata proprietà dura per almeno una settimana dopo il consumo e si accompagna ad una attività anti-infiammatoria.
Questa proprietà anti-infiammatoria è inoltre risultata protettiva nei confronti delle malattie cardiovascolari, poichè i funghi inibiscono l'adesione cellulare dei monociti sulle pareti dell'endotelio (passaggio chiave nella creazione delle placche aterosclerotiche).
Per continuare con proprietà se possibile ancora più sorprendenti, i funghi sono l'alimento con la più forte attività anti-aromatasi: gli inibitori dell'aromatasi sono utilizzati a scopo terapeutico come trattamento per il tumore mammario ed il consumo è considerato con buona certezza protettivo. Vi sono diverse verdure con attività anti-aromatasi (peperoni, broccoli, spinaci, cipolla) che in vitro bloccano lo sviluppo delle cellule cancerose del 20%, ma i funghi superano di gran lunga tutti gli altri alimenti testati, arrivando ad offrire una riduzione del 60%.
E' stato effettuato uno studio volto a calcolare la quantità effettiva di funghi da introdurre con la dieta per avere risultati apprezzabili e l'incredibile risultato indica come il consumo giornaliero di soli 5 funghi champignon possa essere sufficiente per sopprimere lo sviluppo del tumore al seno.
 I funghi però, anche l'Agaricus bisporus, vanno mangiati cotti: lo champignon contiene infatti agaratina, una molecola tossica, che viene però inattivata del tutto con la cottura. Diverse sono poi le specie di funghi che senza cottura possono dare problemi gastro-intestinali, dalla comune mazza di tamburo, al Boletus eritropus.
La cottura per fortuna non modifica l'ergotioneina, aminoacido particolare, di cui alcuni studiosi avanzano proposta di annovero tra le vitamine.
E' stato infatti scoperto che le nostre cellule possiedono una proteina di trasporto specifica per questa sostanza e che, privandole della stessa, vadano incontro a difficoltà replicative. L'ergotioneina nei tessuti si trova concentrata sopratutto laddove vi è un forte stress ossidativo (lente, fegato) o in tessuti particolarmente delicati (midollo osseo, sperma, ecc.) e sembra svolgere il ruolo di antiossidante. La maggior parte degli antiossidanti non può però penetrare la membrana mitocondriale, mentre l'ergotioneina sì grazie appunto alla presenza del suo specifico trasportatore e risulta pertanto essere uno dei pochi antiossidanti mitocondriali. Per chi conosce la teora dello stress ossidativo mitocondriale come causa possibile di invecchiamento (un articolo utile qui), l'importanza di questa scoperta risulta evidente.
Questo aminoacido è prodotto dai batteri nel suolo (ricorda qualcosa?) ed è presente in piccole quantità più o meno in tutti gli alimenti, ma solo alcuni ne apportano quantità significative: dal meno importante al migliore troviamo il fegato, i fagioli ed ovviamente in cima alla classifica i funghi, che ne contengono ben 40 volte più del secondo in classifica.
Infine, ma sicuramente c'è altro che ho dimenticato, i funghi possono essere una buona fonte di vitamina D, anche essiccati/congelati. Purchè siano cresciuti al sole. Ne contengono quindi i funghi selvatici, mentre, se si acquista champignons coltivati, per ottenere questo "piccolo" regalo, in quantità tutt'altro che trascurabile stando ai più recenti studi, è necessario esporre per un paio di ore i funghi al sole, con il cappello esposto al sole per massimizzare la produzione.
Concludo ricordando che i funghi sono anche buonissimi!
Per chi volesse sentirsi raccontare un po' di cose, anche sui funghi, in inglese però, consiglio sempre l' utilissimo sito di Michael Greger.

P.S. nelle foto, dall'alto verso il basso: steccherino dorato e trombette dei morti. Boletus edulis e eritropus, Cantharellus tubaeformis (se non erro), una singola lepista nuda. Poi di nuovo porcino e infine prataioli del nostro giardino.

Bibliografia:

Nutrition. 2012 May;28(5):527-31. doi: 10.1016/j.nut.2011.08.005. Epub 2011 Nov 23.
Jeong SC, Koyyalamudi SR, Pang G.



Food Chemistry Volume 130, Issue 2, 15 January 2012, Pages 350–355
Anti-inflammatory activity of methanolic extracts from edible mushrooms in LPS activated RAW 264.7 macrophages
Carlos Moroa, Irene Palaciosa, Miguel Lozanoa, Matilde D’Arrigoa, Eva Guillamóna, Ana Villaresa, José A. Martínezb, Ana García-Lafuentea,


Front Biosci (Landmark Ed). 2009 Jan 1;14:3846-63.
Phytochemicals for breast cancer prevention by targeting aromatase.
Adams LS, Chen S.


Cancer Res. 2006 Dec 15;66(24):12026-34.
Anti-aromatase activity of phytochemicals in white button mushrooms (Agaricus bisporus).
Chen S, Oh SR, Phung S, Hur G, Ye JJ, Kwok SL, Shrode GE, Belury M, Adams LS, Williams D.


2001 The American Society for Nutritional Sciences
White Button Mushroom Phytochemicals Inhibit Aromatase Activity and Breast Cancer Cell Proliferation1,2
Baiba J Grube3, Elizabeth T. Eng, Yeh-Chih Kao, Annette Kwon, and Shiuan Chen4


Cell Death Differ. 2010 Jul;17(7):1134-40. doi: 10.1038/cdd.2009.163. Epub 2009 Nov 13.
The unusual amino acid L-ergothioneine is a physiologic cytoprotectant.
Paul BD, Snyder SH.


J Agric Food Chem. 2007 Aug 8;55(16):6466-74. Epub 2007 Jul 6.
Dietary sources and antioxidant effects of ergothioneine.
Ey J, Schömig E, Taubert D.


Nutr J. 2010 Jul 16;9:29. doi: 10.1186/1475-2891-9-29.
Both common and specialty mushrooms inhibit adhesion molecule expression and in vitro binding of monocytes to human aortic endothelial cells in a pro-inflammatory environment.
Martin KR.


Food Chemistry Volume 92, Issue 3, September 2005, Pages 541–546
Distribution of ergosterol in different tissues of mushrooms and its effect on the conversion of ergosterol to vitamin D2 by UV irradiation
Viraj J. Jasinghe, Conrad O. Perera,


1999 American Society for Clinical Nutrition
Bioavailability of vitamin D from wild edible mushrooms (Cantharellus tubaeformis) as measured with a human bioassay1,2,3
Terhi A Outila, Pirjo H Mattila, Vieno I Piironen, and Christel JE Lamberg-Allardt


Medicina (Kaunas). 2007;43(8):597-606.
Effects of beta-glucans on the immune system.






giovedì 14 novembre 2013

Giovedì del libro: Phytoalimurgia Pedemontana.

Per i giovedì del libro di cucina, uno dei miei testi preferiti in assoluto: Phytoalimurgia pedemontana. Di Oreste Mattiroli. Blu Edizioni.
Per introdurlo, una piccola citazione dalla presentazione di questa nuova edizione:
"Corre l'anno 1918 quando lo scienziato-senatore del Regno affronta il drammatico tema della "fame da guerra" con piglio propositivo e realistico, esce con disinvoltura dai confini del mondo accademico e prova a descrivere sistematicam,ente, per la prima volta in Italia, i vegetali che crescono spontaneamente intorno a noi e possono, in un modo o nell'altro, aiutare a riempire lo stomaco".

Capito? 1918 :-P
La prima parte del volume è una riproduzione fedele dell'originale di Mattiroli, con tanto di aneddoti raccolti a voce dall'autore su particolari utilizzi culinari delle varie piante.
La seconda parte è curata da Bruno Gallino e illustrata con le fotografie di Giorgio Pallavicini, ripercorre daccapo il testo, aggiornandolo (nome botanico delle piante, eventuali nuove o diverse scoperte sulla commestibilità, utilizzi medicinali, ecc.).
Le piante sono suddivise, capitolo dopo capitolo, secondo la parte commestibile oppure l'utilizzo che se ne può fare: si comincia con "I cauli metamorfizzati in magazzini di materiali nutritizi" e si termina con "I funghi, le alghe, i licheni", dopo essere passati per tutte le parti anatomiche delle piante ed i succedanei di tè e caffè, senza tralasciare le piante dalle quali si può ricavare olio.
Non ho molto da dire su questo libro, se non che è imprescindibile per chiunque sia appassionato di fitoalimurgia o di botanica o di raccolta delle spontanee. Un po' tutti, suvvia :-)

domenica 3 novembre 2013

Passeggiate d'autunno

Solo qualche immagine, che descrive più di tante parole, a volte....
 UN bel raccolto di steccherini dorati e di Chanterellus tubaeformis :-) A breve un post sulle proprietà nutrizinali e non solo dei funghi ;-)
 A spasso, in cerca della Tuno Griotto, cavità naturale sui monti sopra casa nostra. Vi si arriva proseguendo oltre la passeggiata che porta a Poggio Pini, passeggiata pianeggiante e assolutamente consigliata con i bambini!




 Villar Perosa vista dall'alto.

 Non temere mamma, non mangio l'Amanita muscaria!


giovedì 31 ottobre 2013

Giovedì del libro di cucina: Il cucchiaio arcobaleno.

Uff uff! E' giovedì!

Per i Giovedì del libro di cucina, uno dei miei libri preferiti: "Il cucchiaio arcobaleno", Ed. Sonda, niente popò di meno che di Yari Prete.
IL libro è, ovviamente, coloratissimo e ricco di splendide immagini!
A parer mio è il perfetto libro da regalare (se non avete idee per Natale, eccone una!).
Le ricette sono suddivise per colore ed esplorano le tradizioni culinarie di ogni regione del mondo!
Potete trovare lenticchie indianeggianti ed un dolce di sipirazione giapponese.
Molto ultile è il doppio indice: troverete le ricette suddivise sia per colore, che per regione geografica di appartenenza.
Si può quindi pensare a una cena monocromatica, oppure sbizzarrirvi con il pranzo asiatico :-)
Alcune ricette sono estramente semplici, ma non per questo di minor successo, altre francamente un po' più elaborate e da riservare per una occasione speciale.
Sicuramente un libro di cucina vegan originale, di bell'impatto anche dal punto di vista grafico, e ricco di idee e spunti per mostrare le incredibili potenzialità della cucina senza derivati animali :-D

sabato 19 ottobre 2013

Di Cibo e altro

Mi rendo conto che i post di ricette sono sempre più rari...
Stanno sempre più strette le etichette: vegan (prevalentemente? al tot %?), crudista (nooo, però sì, ma quanto, bhu, indefinibile).
Sento sempre di più le stagioni e mi sento sempre più selvatica (bè, più o meno, ma culinariamente parlando).
Mi rendo conto di cucinare e amare sempre più piatti che non richiedono alcuna ricetta: cavoli di tutti i tipi semplicemente spadellati (e senza olio); cereali integrali in chicco per lo più in bianco (a crudo aggiungo lievito, talvolta alghe essiccate, gomasio); insalata verde o verdure crude. La frutta si mangia così com'è e a seconda delle stagioni è la nostra merenda e/o colazione.
Credo che la cosa più elaborata che cucino è il tofu, i latti vegetali, qualche dolce e torta salata (e adesso devo senz'altro provare qualche formaggio veg ;-)).
Quello che mangiamo piacerebbe a pochi, è proprio vero che il palato si abitua, che si sentono meglio i sapori.
Apprezzo talmente i sapori semplici delle verdure, che quando faccio il cavolo del nostro orto non metto neppure le spezie, mi piace naturale.
Certo, i bambini invece apprezzano un po' più condito, sopratutto Nicolò, che vive anche la realtà della mensa scolastica e dei pasti dai nonni.
Per lui spesso si aggiunge un po' di condimento.
Ma le giornate scorrono così, piene e non saprei dire di cosa.
Ieri la giornata e la cena sono state per me la perfezione: sole, passeggiata (piccola e tranquilla), sufficiente a regalarci la cena e la merenda per oggi.
Laricini e castagne. Un po' di fascia è sempre piacevole per stare ancora un po' ad alto contatto.
E per cena basta una spadellata di funghi e castagne brusatà da sbucciare tutti insieme :-)




giovedì 17 ottobre 2013

Giovedì del libro: "Fasting and eating for Health" di J. Furhman

Spero di riuscire a rimettere anche qualche ricetta, prima o poi!
Ma oggi è giovedì e cerco di ricordarmi almeno di partecipare al giovedì del libro di cucina :-)
Questa settimana propongo un libro che io ho letto in versione e-book.
Del digiuno si è spesso occupato l'igienismo. Libri sull'argomento però sono spesso datati e poco accurati dal punto di vista scientifico.

Furhman invece ri-propone l'argomento, dopo averne avuto esperienza personale, sia come paziente in gioventù, che come medico tutt'ora, analizzandolo però con tutta l'accuretezza scientifica che sia possibile offrire.
Oltre ad esporre i vantaggi del digiuno terapeutico ed a spiegarne le motivazioni, ogni capitolo è occasione per ricordare che la sana alimentazione, a base vegetale e integrale, è il presupposto fondamentale per mantenersi in salute o per riconquistarla, sia prima che dopo il digiuno.
Niente miracoli quindi.
Ma risultati importanti eccome.
Lettura consigliata se si mastica l'inglese :-)
Non è però un vero libro di cucina, dal momento che sono presenti indicazioni generali, ma non ricette, andrà bene lo stesso? ;-)

martedì 8 ottobre 2013

Paw paw: quest'anno l'asimina dà i suoi frutti!

E dopo 5 anni dalla messa a dimora e un fugace assaggio di qualche piccolo frutto negli ultimi due anni, quest'anno le piante di Asimina triloba del giardino ci regalano un po' di frutti!

Una delle tre piante fa frutti decisamente più grandi delle altre :-P
Abbiamo 3 piante e di due varietà diverse, poichè una pianta non autofertile.
I frutti sono veramente di sapore particolare! Alla cucciola ed all'erpetologo piacciono e sono diventati le nostre merende :-)
La consistenza è cremosa, il sapore dolce (tannico se non abbastanza maturi), ricorda un po' la banana e un po' il mango.
Queste sono le merende che mi piacciono!
E questa sera anche un poco di prataioli (non più splendidi per la averità, ma sempre buoni)ci hanno arricchito la cena.

Regalo della natura proprio vicino a casa. Scovati durante la passeggiata mattutina con la cagnolina.
Se cogliere un frutto dall'albero piantato pazientemente anni prima è una gran soddisfazione, non nego di preferire l'ebrezza della sorpresa, la raccolta del selvaggio.

venerdì 4 ottobre 2013

"Formaggi veg" di Erbaviola :-)

MI unisco ai Giovedì del libro di cucina di Passato tra le mani!
E parto in grande, con un libro fresco fresco di stampa e, devo dire, tanto atteso!
Si tratta di "Formaggi Veg" della ormai famosa Erbaviola, o Grazia Cacciola, che è il suo vero nome ;-)
Prendo in prestito l'immagine del volume direttamente dal suo blog, perchè fotografandolo io non farei un favore alla scelta chiara, ma colorata della casa editrice (Edizioni Sonda, casa che dovrei ringraziare davvero per un buon numero di volumi che apprezzo particolarmente!). Si può Erbaviola? Sì? Se non si può avvisatemi!
E vengo dunque a parlare del libro.
Innazitutto è un libro di cui credo si sentisse la mancanza nel panorama italiano. Esistono testi simili in lingua inglese (di cui io conosco "The ultimate uncheese coockbook"), libri decisamente interessanti, ma che rispecchiano un gusto e sopratutto una idea del formaggio, diciamo anglosassone. Non per offendere, ma da italiana mezza francese, la mia idea di formaggio è decisamente diversa :-P
Questo libro non può compiere il miracolo: i risultati non sono ovviamente identici, ma validi sostituti negli usi che del formaggio si fa in cucina, questo sì. E con grande stile direi! Ogni ricetta è ben spiegata (si parte dalle più semplici e si procede con le più complesse) e corredata da fotografie che illustrano i passaggi salienti del processo.
E' strano, forse, ma ci tengo particolarmente anche a complimentarmi per la presentazione di Matteo Basile: in poche pagine è riuscito ad esprimere concetti molto importanti in nutrizione, impreziosendo sicuramente il volume.
L'introduzione di Grazia ed un confronto nutrizionale tra formaggi classici e formaggi vegetali nel primo capitolo, aiutano ad avere un quadro più preciso del perchè si possa (io direi si debba) cercare di imparare a cucinare senza derivati animali.
Io normalmente non sono una amante delle "sostituzioni": tranne occasionali voglie non acquisto mai (nè autoproduco) sostituti della carne come il seitan e non apprezzo nemmeno dal punto di vista nutrizionale sostituti industriali come gli affettati vegan.
Sono convinta che i legumi ed i cereali siano la base della giusta alimentazione e che non serva sostituire alcunchè.
Ma ammetto che il formaggio aiuta ad impreziosire diverse preparazioni, così come a creare un pasto veloce e da asporto, come un panino!
E' con grande piacere quindi avere tra le mani un testo che posso consigliare anche a chi vuole sostituire il formaggio, ma le cui ricette si basano sugli ingredienti più semplici e naturali che sia possibile trovare, come appunto legumi e semi oleaginosi.
Dopo una ampia carrellata di preparazioni di base (dai "latti" vegetali, agli yogurt ai formaggi,, spalmabili e solidi), il libro offre una selezione di ricette in cui i formaggi proposti nella prima parte sono sapientemente utilizzati.
Se volete scoprire come fare i Tortelli di scamorza affumicata al pomodoro, senza un grammo di colesterolo, ora sapete dove cercare!

venerdì 20 settembre 2013

I colori dell'orto

Non di oggi (anzi, la prima è di agosto, la seconda dello scorso Settembre, quest'anno il paw paw ha molti più frutti, ma è un pochino indietro)!
Ma siccome ho poco tempo passo per ringraziare i colori dell'orto :-)
Per piccino e bsitrattao che sia, la raccoltà dà sempre qualche frutto :-)


domenica 15 settembre 2013

Piede di capra e finferli, buoni in qualunque modo!

Qui ancora non è piovuto granchè, ma le prime passeggiate in cerca di funghi (mi raccomando, solo se avete qualcuno di esperto a insegnarvi o un buon occhio scientifico e solo con i permessi a posto ;-)) hanno riservato piacevoli sorprese!
Quest'anno i porcini si fanno attendere, troppo asciutto, ma in compenso abbiamo scoperto, proprio vicino a casa nostra, una zona ricca di piede di capra (Albatrellusl pes-caprae)! Probabilmente i veneti lo conoscono bene, ma dalle mie parti è un fungho di cui non avevo mai sentito parlare e invece... ce ne siamo innamorati! Dal sapore delicato, la consistenza veramente perfetta!
Lo abbiamo assaggiato grattuggiato crudo su un semplice piatto di spaghetti al pomodoro e per due sere vi abbiamo cenato trifolandolo assieme ai gallinacci, uno spicchio di aglio e tante erbette dell'orto :-)
Il pasto si completa con una insalata di pomodorini dell'orto, un contorno di cavolo estivo dell'orto ed un poco di pane, per i più affamati!



Tra l'altro i funghi sono ricchi di proprietà positive, atiossidanti, sazianti, buone fonti di vitamine del gruppo B e sali minerali.
Pare abbiano anche una attività antinfiammatoria e stimolante le difese immunitarie ;-)
Inifine sono, se esposti al sole, un'ottima fonte alimentare di vitamina D!
Contengono inoltre una sostanza antiossidante che si chiama ergotioneina, di cui abbiamo uno specifico trasportatore sulla membrana mitocondriale!
Sembra dunque importante proprio laddove non riescono ad entrare altri antiossidanti ;-)

lunedì 9 settembre 2013

Borlotti!

Ho sempre meno tempo per il blog (e per cucinare cose particolari, ma l'alimentazione del quotidiano, anche relativa semplice e monotona, mi soddisfa sempre :-P), Nicolò comincia domani le elementari (!), Zoe sta per compiere 2 anni ed è arrivata l'altro ioeri una nuova cagnolina, membra fresco fresco della famiglia, Polly!
Per farmi viva anche qui però, condivido la cena di stasera: borlotti (del mio orto! sono gli utlimi raccolti l'anno scorso, saranno ancora buoni?) con tanta cipolla e pomodorini sempre dell'orto.
Cavolo (dell'orto, parzialmente gradito anche da una arvicola di passaggio) in insalata con uvetta e noci.
Evviva l'orto! Per quel poco che riusciamo a fare per ora :-P

sabato 17 agosto 2013

Incontri ravvicinati

Capita di incontrare in giardino un bellissimo farfallone notturno....
E di incontrare a qualche settimana di distanza la prole di notevoli dimensioni anch'essa!

Buona vita nel nostro giardino, Saturnia pavoniella!
:-)

domenica 4 agosto 2013

Gazpacho con estrattore

Niente di più piacevole, rinfrescante e ricco in vitamine e carotenoidi, di un bel gazpacho :-)
E con l'estrattore farlo è questione di un attimo!
Per 2 porzioni (circa 750 ml in tutto) ho estratto un peperone rosso, un cetriolo ed un paio di grossi pomodori ben maturi, più una cipolla (o secondo i gusti un paio di spicchi di aglio).
Una volta ottenuto l'estratto ho semplicemente versato nelle ciotole, aggiunto un pizzico di sale alle alghe e pepe, volendo un filo di olio eztra vergine di oliva e prezzemolo.
Buono, sano e veloce!


lunedì 29 luglio 2013

Pane (tentativo di) di semola di grano duro e allattamento!

Nel perenne tentativo di andare incontro ai gusti abituatisi ai sapori dell'asilo del topo grande... Ho cercato una farina di aspetto "bianco", ma non del tutto povera in nutrienti e decente per la glicemia.
Ho così provato della farina di enkir, presa direttamente dal produttore tramite GAS.
E quasi nello stesso periodo ho deciso di abbandonare definitivamente la macchina del pane e fare tutto a mano.
Sto resistendo all'idea di una planetaria grazie al marito che con una gomitata mi ha ricordato i miei principi di decrescita :-P
Ma faccio fatica a prendere la mano alle consistenze con grani duri e pasta madre (e forse il caldo non aiuta, perchè far lievitare tutta la notte è anche troppo).
Nel tentativo di trovare una quadra ho provato la lievitazione nel cestino.
Ma, bho. Alveolatura ancora più piccola del solito....

In ogni caso non ottengo mai le alveolature e i soffici pani che vedo fotografati da chi usa manitoba e grano tenero di tipo 0, ma la cosa non mi turba :-D

Il pane è buono, il topo gradisce con tahin o marmellata autoprodotta.
Parte dell'impasto lo metto in frigorifero fino a sera, quando ci regaliamo semplicemente la focaccia, aggiungendo un filo di olio e tanto rosmarino o maggiorana direttamente dall'orto.

Nel frattempo continuo ad allattare la topina, che è sempre bimba ad alto contatto!
Siccome il tempo, con i 2 bambini a casa, l'erpetologo lavorante, il GAS e il giardino, è sempre poco, saluto il blog senza ricette, ma con una foto del modo più primitivo di mangiare: la tetta!