giovedì 27 agosto 2009

Poltiglia di mandorle: il riciclo cotto

Per gli appassionati di latte di mandorla (o di mandorle in generale, che del resto sono un tocca sana!), appunto velocemente tre idee per "ri- usare" la poltiglia di mandorle che rimane dopo aver fatto il latte.
Queste tre ricette prevedono cottura, ma al rientro dalla mia vacanzina (eh sì, qualche giorno in Francia dai parenti mi spetta) voglio sperimentare idee crudiste per riciclare la stessa poltiglia, quindi si accettano suggerimenti sotto i 40°C!

Polpette di mandorle: alla pappetta di mandorle (100 grammi di mandorle, ammollate, poi frullate in acqua e scolate, ma non strizzate) ho aggiunto spezie, due cucchiai di farina, 2 cucchiai di pangrattato, sale e olio evo. Raggiunta la consistenza per farne delle pallette (con le mani bagnate oppure rotolandole nel pangrattato) ho dato forma alle polpette e le ho fatte cuocere in forno, circa un quarto d'ora a 180°C, il tempo di asciugarle un poco e farle dorare.


Torta dolce di mandorle: alla pappetta ho aggiunto un uguale volume di farina (anche meno), 3 o 4 cucchiai di malto (il dolce è molto soggettivo, quindi regolatevi secondo le vostre papille), 1 bustina di lievito vanigliato per dolci. Mescolato bene ed infornato a 200°C per mezz'ora, comunque controllate la cottura dopo 20 minuti con uno stuzzicadenti. Questa è la versione base, ottima per colazione. Per arricchirla è possibile tagliare la torta in metà e apporvi un bello strato di panna montata nel mezzo, naturalmente vegan. Oppure coprirla di cioccolato. Oppure aggiungere all'impasto una bella banana matura! Non serve aggiungere alcun tipo di grassi visto che le mandorle già lo sono. Piccola nota: il colore "marroncino" è dovuto al fatto che io faccio il latte frullando le mandorle con la loro buccia. Se volete un risultato più chiaro occorre ovviamente pelare le mandorle ;)


Torta salata di mandorle: su una base di pasta sfoglia o frolla, ho semplicemente usato la poltiglia di mandorle come se fosse ricotta. Ho aggiunto un paio di cucchiai di farina perchè si rapprendesse ed asciugasse col calore, poi ho semplicemente arricchito il tutto con un cucchiaio di pesto vegetale e decorato con pomodorini dell'orto. Mio figlio la chiamava "pizza"!
Un avvertimento è da fare: rispetto ad una torta salata con verdure, risulta ovviamente più pesante e quindi è bene non farsene fuori mezza teglia in un colpo solo (come ho fatto io) perchè la digestione dei cibi grassi è sempre un po' lenta e sarebbe buona cosa limitare un piatto del genere ad essere quel che è, un secondo.


A questo punto alcune considerazioni sulle mandorle. Le mandorle sono un alimento eccellente: alcalinizzante, ricco di grassi (sopratutto monoinsaturi e poliinsaturi) e proteine di ottima qualità (come tutta la frutta oleaginosa), ricche di calcio e altri sali minerali. Insomma un alimento da non evitare assolutamente, anzi!

giovedì 20 agosto 2009

Foto varie e bento box



Eccomi.
Fa caldo. Dovrei studiare. Proprio dovrei. Ho rinunciato ad un pomeriggio in piscina per non perdere ore di studio...
Ma prima almeno mi diletto a condividere qualche foto.
Una foto di famiglia, anche se di qualche giorno fa.
Foto varie scattate durante una bella mattinata in montagna, con l'obiettivo dichiarato di incontrare e fotografare la splendida salamandra di lanza in compagnia di Morrigan e del suo Naturalista, oltrechè naturalmente del mio erpetologo.
Per fortuna ne abbiamo viste (e super fotografate) 2, anche se devo aggiungere che al ritorno ne ho viste altre due ben secche e spiaccicate sulla sterrata forestale che conduce al rifugio Jervis...
Per il pranzo al sacco mi sono divertita a pigiare il cibo nella bento box ed ho preparato: orzo decorticato con nori in fiocchi e ceci e borlotti alla curcuma. Naturalmente tutto freddo e tutto talmente semplice che ancora una volta posso evitare di perdere tempo a scrivere la ricetta (comincio a sentirmi inutile)!
E poi frutta!
Aimè, rivedendomi in foto ultimamente mi scopro con le zampe di gallina ed ogni volta mi stupisco, perchè mi sento ancora come una liceale! :P
Comunque il sorriso 36 denti per la salamandra tra le mani la sfacchinata e la sveglia prima del solito giustificano almeno un po' la faccia pesta!
P.S. ho visto questi bellissimi fiori rossi sul muretto di cinta di un orto di montagna: chi sa aiutarmi a scoprire che fiori sono????









lunedì 10 agosto 2009

Pesto portulaca e noci



Ieri siamo andati lungo un fiume a fare due passi e sgambettare in acqua.
Il topo ha raccolto dell'erba per portarla alle mucche viste poco prima lungo la strada ed ha fatto finta di mangiarla. Così gli ho mostrato una pianta che poteva mangiare: la portulaca.
Dal momento che ha incredibilmente gradito la merenda da piccolo raccoglitore, ne ho poi raccolto un bel sacchetto.
Ieri sera ho provato a farne un pesto e ne ho aggiunto un po'di foglie nell'insalata mista.
Per il pesto (buono!) ho frullato assieme noci e portulaca, un pizzico di sale e olio evo.
Ieri l'ho assaggiato su una fetta di pane di segale, ma tra poche ore condisco la pasta ;) La portulaca ha un sapore leggermente acidognolo, si sposa bene con le noci e così si fa il pieno di omega 3!

P.S. pasta condita e magnata :P

venerdì 7 agosto 2009

Quinoa con nori


Va bè, la ricetta non la scrivo neanche. Non serve.
Il sapore però è proprio gradevole (bè, se piacciono le alghe) e oltretutto si risolve quel momento di panico che capita a tutte le mamme, quando a mezzogiorno e mezzo si comincia a urlare "my god! che faccio per pranzo? non ho sughi pronti, non ho tempo per cucinare le verdure perchè devo finire di passare lo straccio, che faccio?".
Più o meno, vi ci ritrovate vero?
Dunque la quinoa è una delizia dal sapore particolare anche al naturale. La cottura è veloce (20 minuti, ma quasi la metà in pentola a pressione). E' ricca di minerali, proteine ecc. Che volete di più? Basta darle un po' di sapore con un poco di lievito alimentare in scaglie, olio extra vergine di oliva e nori verdi in polvere.
Bon appetit!