Diario di una famiglia che mangia vegetale, di ricette, decrescita e genitorialità naturale
mercoledì 27 gennaio 2010
Mulino-fioccatrice :-)
E’ da parecchio che voglio scrivere qualcosa sul mio mulino.
Si tratta di un oggetto indubbiamente caro, ma credo ne possa veramente valere la pena se si fa regolarmente il pane, ma non solo. Io devo la mia fortuna ai miei genitori, che hanno fatto questo regalo speciale per la mia laurea.
Innanzitutto non è più necessario comprare la farina, nessun tipo di farina, tranne forse quella di ceci. E’ sufficiente tenere in casi semi vari, che si conservano più a lungo e mantengono inalterato molto più a lungo il loro contenuto vitaminico. Quando serve, peso i semi e aziono il mulino, ottenendo di volta in volta farina appena fatta, integrale (se serve con appositi setacci è possibile eliminare parte della crusca).
Questo consente non solo di avere sempre farina di ottima qualità, ma anche di avere farine normalmente non comuni (se non del tutto assenti) sul mercato: miglio, amaranto, quinoa, orzo, grano saraceno, segale. Ma anche di legumi! Si macinano senza problemi lenticchie e adzuki; fagioli più grandi richiedono un doppio o triplo passaggio: un primo passaggio con la macina allargata per spezzettare il legume e un secondo passaggio (o più) stringendo la macina per ottenere la finezza voluta.
Grazie a queste sconfinate possibilità si possono fare pani “rinforzati” con farine di legumi e polente con farine insolite (ottima la polenta di miglio!), nonchè arricchire dolci o biscotti. E si preparano facilmente farifrittate diverse dalle solite con farina di ceci!
Il mio dolce attrezzo svolge anche la funzione di fioccatrice: funzionalità forse meno utile o perlomeno più limitata, ma oltremodo interessante. I fiocchi fatti in casa sono realmente crudi (e ovviamente sempre freschissimi) e consentono muesli crudisti ;)
Infine, il mulino credo svolga anche un ruolo importante nell’educazione dei bambini: è bellissimo poter mostrare a Nicolò le piante, i frutti, i semi, vede i semi trasformarsi in farina, la tocca con mano. Sa da dove viene la pasta e il pane.
Io lo uso spesso e, vista la durata dell’oggetto, credo fermamente che la spesa venga ripagata ampiamente nel tempo ;-)
Aggiornamento: mi sono resa conto di non aver inserito alcun riferimento per chi fosse interessato a saperne di più (prezzi, modelli ecc.) pertanto ecco una listi di siti da cui è possibile acquistare un mulino e/o una fioccatrice:
Naturalia
La Macina
Tibiona
Promexa
Gimas
Il mio proviene da Naturalia e mi trovo benissimo, ma credo che il funzionamento sia veramente molto simile nei vari modelli. E' importante avere in mente la quantità di farina che in linea di massima si usa ogni settimana, perchè i mulini manuali sono splendidi (ed ecologici) ma servono 20 minuti per mezzo chilo di farina o giù di lì... Anche la potenza del motore può essere scelta in base alla quantità di farina che pensate di fare regolarmente ;-)
Infine, nota sulle dimensioni: il foglietto appeso che si vede alla sinistra nella foto è un normale foglio da stampante A4.
:-)
sabato 23 gennaio 2010
Topinambour: che delizia crudi!
Quest'anno finalmente tra i piccoli risultati dell'orto posso citare i topinambur!
In realtà è una pianta molto semplice da coltivare: non serve fare nulla, tranne annaffiare se l'estate è molto secca perchè ama i terreni ben drenati, ma con abbondante acqua (tipo le zone sabbiose lungo i letti dei fiumi, tanto per capire). Anche l'esposizione deve essere buona, perchè per esperienza posso dire che se messo troppo in ombra non riesce a fiorire e la produzione è ovviamente miserrima.
Ho sempre amato il particolare sapore dei topinambur, ma non so perchè, li avevo sempre assaggiati cotti.
L'inulina di cui sono ricchi è ottima per la flora intestinale, ma può creare problemi di "aria", sopratutto se si è poco abituati.
Non so perchè credevo che questo inconveniente aumentasse senza la cottura e mi aspettavo un sapore un po' forte.
Avuti dei tuberi di mia produzione ho pensato fosse il momento di mangiarli crudi e, sorpresa, sono buonissimi! Il sapore è delicato! la consistenza croccante, ma non asciutta uno spettacolo per la masticazione! sono sazianti e veramente l'insalata diventa senza problemi la componente principale del pasto! infine, non da poco, non ci ha dato alcun fastidio "turbolento", forse perchè da crudi se ne mangia una quantità inferiore o si mastica meglio, non so...
Io li abbinati con germogli di lenticchia, funghetti e nocciole (sempre crude e di "mia" produzione) e devo dire che la croccantezza è deliziosa! Trovo ci stia a meraviglia ocndire con poca senape, diluita in olio evo, ma anche accompagnarli con un poco di succo di limone e sedano è stato piacevole (anche se troppo limone tende a coprire facilmente il sapore del tubero, quindi occhio alle dosi).
Che dire: lo consiglio!
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