Uff uff! E' giovedì!
Per i Giovedì del libro di cucina, uno dei miei libri preferiti: "Il cucchiaio arcobaleno", Ed. Sonda, niente popò di meno che di Yari Prete.
IL libro è, ovviamente, coloratissimo e ricco di splendide immagini!
A parer mio è il perfetto libro da regalare (se non avete idee per Natale, eccone una!).
Le ricette sono suddivise per colore ed esplorano le tradizioni culinarie di ogni regione del mondo!
Potete trovare lenticchie indianeggianti ed un dolce di sipirazione giapponese.
Molto ultile è il doppio indice: troverete le ricette suddivise sia per colore, che per regione geografica di appartenenza.
Si può quindi pensare a una cena monocromatica, oppure sbizzarrirvi con il pranzo asiatico :-)
Alcune ricette sono estramente semplici, ma non per questo di minor successo, altre francamente un po' più elaborate e da riservare per una occasione speciale.
Sicuramente un libro di cucina vegan originale, di bell'impatto anche dal punto di vista grafico, e ricco di idee e spunti per mostrare le incredibili potenzialità della cucina senza derivati animali :-D
Diario di una famiglia che mangia vegetale, di ricette, decrescita e genitorialità naturale
giovedì 31 ottobre 2013
sabato 19 ottobre 2013
Di Cibo e altro
Mi rendo conto che i post di ricette sono sempre più rari...
Stanno sempre più strette le etichette: vegan (prevalentemente? al tot %?), crudista (nooo, però sì, ma quanto, bhu, indefinibile).
Sento sempre di più le stagioni e mi sento sempre più selvatica (bè, più o meno, ma culinariamente parlando).
Mi rendo conto di cucinare e amare sempre più piatti che non richiedono alcuna ricetta: cavoli di tutti i tipi semplicemente spadellati (e senza olio); cereali integrali in chicco per lo più in bianco (a crudo aggiungo lievito, talvolta alghe essiccate, gomasio); insalata verde o verdure crude. La frutta si mangia così com'è e a seconda delle stagioni è la nostra merenda e/o colazione.
Credo che la cosa più elaborata che cucino è il tofu, i latti vegetali, qualche dolce e torta salata (e adesso devo senz'altro provare qualche formaggio veg ;-)).
Quello che mangiamo piacerebbe a pochi, è proprio vero che il palato si abitua, che si sentono meglio i sapori.
Apprezzo talmente i sapori semplici delle verdure, che quando faccio il cavolo del nostro orto non metto neppure le spezie, mi piace naturale.
Certo, i bambini invece apprezzano un po' più condito, sopratutto Nicolò, che vive anche la realtà della mensa scolastica e dei pasti dai nonni.
Per lui spesso si aggiunge un po' di condimento.
Ma le giornate scorrono così, piene e non saprei dire di cosa.
Ieri la giornata e la cena sono state per me la perfezione: sole, passeggiata (piccola e tranquilla), sufficiente a regalarci la cena e la merenda per oggi.
Laricini e castagne. Un po' di fascia è sempre piacevole per stare ancora un po' ad alto contatto.
E per cena basta una spadellata di funghi e castagne brusatà da sbucciare tutti insieme :-)
Stanno sempre più strette le etichette: vegan (prevalentemente? al tot %?), crudista (nooo, però sì, ma quanto, bhu, indefinibile).
Sento sempre di più le stagioni e mi sento sempre più selvatica (bè, più o meno, ma culinariamente parlando).
Mi rendo conto di cucinare e amare sempre più piatti che non richiedono alcuna ricetta: cavoli di tutti i tipi semplicemente spadellati (e senza olio); cereali integrali in chicco per lo più in bianco (a crudo aggiungo lievito, talvolta alghe essiccate, gomasio); insalata verde o verdure crude. La frutta si mangia così com'è e a seconda delle stagioni è la nostra merenda e/o colazione.
Credo che la cosa più elaborata che cucino è il tofu, i latti vegetali, qualche dolce e torta salata (e adesso devo senz'altro provare qualche formaggio veg ;-)).
Quello che mangiamo piacerebbe a pochi, è proprio vero che il palato si abitua, che si sentono meglio i sapori.
Apprezzo talmente i sapori semplici delle verdure, che quando faccio il cavolo del nostro orto non metto neppure le spezie, mi piace naturale.
Certo, i bambini invece apprezzano un po' più condito, sopratutto Nicolò, che vive anche la realtà della mensa scolastica e dei pasti dai nonni.
Per lui spesso si aggiunge un po' di condimento.
Ma le giornate scorrono così, piene e non saprei dire di cosa.
Ieri la giornata e la cena sono state per me la perfezione: sole, passeggiata (piccola e tranquilla), sufficiente a regalarci la cena e la merenda per oggi.
Laricini e castagne. Un po' di fascia è sempre piacevole per stare ancora un po' ad alto contatto.
E per cena basta una spadellata di funghi e castagne brusatà da sbucciare tutti insieme :-)
giovedì 17 ottobre 2013
Giovedì del libro: "Fasting and eating for Health" di J. Furhman
Spero di riuscire a rimettere anche qualche ricetta, prima o poi!
Ma oggi è giovedì e cerco di ricordarmi almeno di partecipare al giovedì del libro di cucina :-)
Questa settimana propongo un libro che io ho letto in versione e-book.
Del digiuno si è spesso occupato l'igienismo. Libri sull'argomento però sono spesso datati e poco accurati dal punto di vista scientifico.
Furhman invece ri-propone l'argomento, dopo averne avuto esperienza personale, sia come paziente in gioventù, che come medico tutt'ora, analizzandolo però con tutta l'accuretezza scientifica che sia possibile offrire.
Oltre ad esporre i vantaggi del digiuno terapeutico ed a spiegarne le motivazioni, ogni capitolo è occasione per ricordare che la sana alimentazione, a base vegetale e integrale, è il presupposto fondamentale per mantenersi in salute o per riconquistarla, sia prima che dopo il digiuno.
Niente miracoli quindi.
Ma risultati importanti eccome.
Lettura consigliata se si mastica l'inglese :-)
Non è però un vero libro di cucina, dal momento che sono presenti indicazioni generali, ma non ricette, andrà bene lo stesso? ;-)
Ma oggi è giovedì e cerco di ricordarmi almeno di partecipare al giovedì del libro di cucina :-)
Questa settimana propongo un libro che io ho letto in versione e-book.
Del digiuno si è spesso occupato l'igienismo. Libri sull'argomento però sono spesso datati e poco accurati dal punto di vista scientifico.
Furhman invece ri-propone l'argomento, dopo averne avuto esperienza personale, sia come paziente in gioventù, che come medico tutt'ora, analizzandolo però con tutta l'accuretezza scientifica che sia possibile offrire.
Oltre ad esporre i vantaggi del digiuno terapeutico ed a spiegarne le motivazioni, ogni capitolo è occasione per ricordare che la sana alimentazione, a base vegetale e integrale, è il presupposto fondamentale per mantenersi in salute o per riconquistarla, sia prima che dopo il digiuno.
Niente miracoli quindi.
Ma risultati importanti eccome.
Lettura consigliata se si mastica l'inglese :-)
Non è però un vero libro di cucina, dal momento che sono presenti indicazioni generali, ma non ricette, andrà bene lo stesso? ;-)
martedì 8 ottobre 2013
Paw paw: quest'anno l'asimina dà i suoi frutti!
E dopo 5 anni dalla messa a dimora e un fugace assaggio di qualche piccolo frutto negli ultimi due anni, quest'anno le piante di Asimina triloba del giardino ci regalano un po' di frutti!
Una delle tre piante fa frutti decisamente più grandi delle altre :-P
Abbiamo 3 piante e di due varietà diverse, poichè una pianta non autofertile.
I frutti sono veramente di sapore particolare! Alla cucciola ed all'erpetologo piacciono e sono diventati le nostre merende :-)
La consistenza è cremosa, il sapore dolce (tannico se non abbastanza maturi), ricorda un po' la banana e un po' il mango.
Queste sono le merende che mi piacciono!
E questa sera anche un poco di prataioli (non più splendidi per la averità, ma sempre buoni)ci hanno arricchito la cena.
Regalo della natura proprio vicino a casa. Scovati durante la passeggiata mattutina con la cagnolina.
Se cogliere un frutto dall'albero piantato pazientemente anni prima è una gran soddisfazione, non nego di preferire l'ebrezza della sorpresa, la raccolta del selvaggio.
Una delle tre piante fa frutti decisamente più grandi delle altre :-P
Abbiamo 3 piante e di due varietà diverse, poichè una pianta non autofertile.
I frutti sono veramente di sapore particolare! Alla cucciola ed all'erpetologo piacciono e sono diventati le nostre merende :-)
La consistenza è cremosa, il sapore dolce (tannico se non abbastanza maturi), ricorda un po' la banana e un po' il mango.
Queste sono le merende che mi piacciono!
E questa sera anche un poco di prataioli (non più splendidi per la averità, ma sempre buoni)ci hanno arricchito la cena.
Regalo della natura proprio vicino a casa. Scovati durante la passeggiata mattutina con la cagnolina.
Se cogliere un frutto dall'albero piantato pazientemente anni prima è una gran soddisfazione, non nego di preferire l'ebrezza della sorpresa, la raccolta del selvaggio.
venerdì 4 ottobre 2013
"Formaggi veg" di Erbaviola :-)
MI unisco ai Giovedì del libro di cucina di Passato tra le mani!
E parto in grande, con un libro fresco fresco di stampa e, devo dire, tanto atteso!
Si tratta di "Formaggi Veg" della ormai famosa Erbaviola, o Grazia Cacciola, che è il suo vero nome ;-)
Prendo in prestito l'immagine del volume direttamente dal suo blog, perchè fotografandolo io non farei un favore alla scelta chiara, ma colorata della casa editrice (Edizioni Sonda, casa che dovrei ringraziare davvero per un buon numero di volumi che apprezzo particolarmente!). Si può Erbaviola? Sì? Se non si può avvisatemi!
E vengo dunque a parlare del libro.
Innazitutto è un libro di cui credo si sentisse la mancanza nel panorama italiano. Esistono testi simili in lingua inglese (di cui io conosco "The ultimate uncheese coockbook"), libri decisamente interessanti, ma che rispecchiano un gusto e sopratutto una idea del formaggio, diciamo anglosassone. Non per offendere, ma da italiana mezza francese, la mia idea di formaggio è decisamente diversa :-P
Questo libro non può compiere il miracolo: i risultati non sono ovviamente identici, ma validi sostituti negli usi che del formaggio si fa in cucina, questo sì. E con grande stile direi! Ogni ricetta è ben spiegata (si parte dalle più semplici e si procede con le più complesse) e corredata da fotografie che illustrano i passaggi salienti del processo.
E' strano, forse, ma ci tengo particolarmente anche a complimentarmi per la presentazione di Matteo Basile: in poche pagine è riuscito ad esprimere concetti molto importanti in nutrizione, impreziosendo sicuramente il volume.
L'introduzione di Grazia ed un confronto nutrizionale tra formaggi classici e formaggi vegetali nel primo capitolo, aiutano ad avere un quadro più preciso del perchè si possa (io direi si debba) cercare di imparare a cucinare senza derivati animali.
Io normalmente non sono una amante delle "sostituzioni": tranne occasionali voglie non acquisto mai (nè autoproduco) sostituti della carne come il seitan e non apprezzo nemmeno dal punto di vista nutrizionale sostituti industriali come gli affettati vegan.
Sono convinta che i legumi ed i cereali siano la base della giusta alimentazione e che non serva sostituire alcunchè.
Ma ammetto che il formaggio aiuta ad impreziosire diverse preparazioni, così come a creare un pasto veloce e da asporto, come un panino!
E' con grande piacere quindi avere tra le mani un testo che posso consigliare anche a chi vuole sostituire il formaggio, ma le cui ricette si basano sugli ingredienti più semplici e naturali che sia possibile trovare, come appunto legumi e semi oleaginosi.
Dopo una ampia carrellata di preparazioni di base (dai "latti" vegetali, agli yogurt ai formaggi,, spalmabili e solidi), il libro offre una selezione di ricette in cui i formaggi proposti nella prima parte sono sapientemente utilizzati.
Se volete scoprire come fare i Tortelli di scamorza affumicata al pomodoro, senza un grammo di colesterolo, ora sapete dove cercare!
E parto in grande, con un libro fresco fresco di stampa e, devo dire, tanto atteso!
Si tratta di "Formaggi Veg" della ormai famosa Erbaviola, o Grazia Cacciola, che è il suo vero nome ;-)
Prendo in prestito l'immagine del volume direttamente dal suo blog, perchè fotografandolo io non farei un favore alla scelta chiara, ma colorata della casa editrice (Edizioni Sonda, casa che dovrei ringraziare davvero per un buon numero di volumi che apprezzo particolarmente!). Si può Erbaviola? Sì? Se non si può avvisatemi!
E vengo dunque a parlare del libro.
Innazitutto è un libro di cui credo si sentisse la mancanza nel panorama italiano. Esistono testi simili in lingua inglese (di cui io conosco "The ultimate uncheese coockbook"), libri decisamente interessanti, ma che rispecchiano un gusto e sopratutto una idea del formaggio, diciamo anglosassone. Non per offendere, ma da italiana mezza francese, la mia idea di formaggio è decisamente diversa :-P
Questo libro non può compiere il miracolo: i risultati non sono ovviamente identici, ma validi sostituti negli usi che del formaggio si fa in cucina, questo sì. E con grande stile direi! Ogni ricetta è ben spiegata (si parte dalle più semplici e si procede con le più complesse) e corredata da fotografie che illustrano i passaggi salienti del processo.
E' strano, forse, ma ci tengo particolarmente anche a complimentarmi per la presentazione di Matteo Basile: in poche pagine è riuscito ad esprimere concetti molto importanti in nutrizione, impreziosendo sicuramente il volume.
L'introduzione di Grazia ed un confronto nutrizionale tra formaggi classici e formaggi vegetali nel primo capitolo, aiutano ad avere un quadro più preciso del perchè si possa (io direi si debba) cercare di imparare a cucinare senza derivati animali.
Io normalmente non sono una amante delle "sostituzioni": tranne occasionali voglie non acquisto mai (nè autoproduco) sostituti della carne come il seitan e non apprezzo nemmeno dal punto di vista nutrizionale sostituti industriali come gli affettati vegan.
Sono convinta che i legumi ed i cereali siano la base della giusta alimentazione e che non serva sostituire alcunchè.
Ma ammetto che il formaggio aiuta ad impreziosire diverse preparazioni, così come a creare un pasto veloce e da asporto, come un panino!
E' con grande piacere quindi avere tra le mani un testo che posso consigliare anche a chi vuole sostituire il formaggio, ma le cui ricette si basano sugli ingredienti più semplici e naturali che sia possibile trovare, come appunto legumi e semi oleaginosi.
Dopo una ampia carrellata di preparazioni di base (dai "latti" vegetali, agli yogurt ai formaggi,, spalmabili e solidi), il libro offre una selezione di ricette in cui i formaggi proposti nella prima parte sono sapientemente utilizzati.
Se volete scoprire come fare i Tortelli di scamorza affumicata al pomodoro, senza un grammo di colesterolo, ora sapete dove cercare!
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