domenica 7 agosto 2011

Laricini mon amour!

I laricini o pinaroli (Suillus grevillei) sono un simpatico fungo molto frequente dalle mie parti. Quest'anno, complici le continue piogge, è abbondante già da tempo.
E' una specie assolutamente ignorata, considerata di scarso sapore e sgradevole consistenza, ma francamente non capisco perchè! Oltre ad essere molto belli, sono facilmente riconoscibili. Caratteristico è anche il loro habitat, dal momento che sono simbionti con i larici e quindi andarli a cogliere è occasione di belle passeggiate in montagna. Essendo snobbati dai più, sono spesso abbondanti.
A noi piacciono, semplicemente stufati (ben cotti è sempre meglio) con poco aglio e poi prezzemolo a crudo. Arricchiscono, senza eccellere, ma dando comunque buon sapore, un riso o un piatto di cereali.
Per la raccolta dei funghi (oltre a dover fare attenzione ed andare le prime volte accompagnati da qualcuno che sa riconoscerli) dovete informarvi presso il vostro comune, poichè normalmente è richiesto un patentino (si tratta semplicemente di pagare una quota annuale, come sempre).
Perdonate la pessima foto fatta col cellulare, ma hanno un colore che meritava un post!

venerdì 29 luglio 2011

Piccola ode al manuale!

Benchè io abbia un robot multifunzione in cucina (che ritengo comunque moooolto utile, sopratutto dal momento che sostituisce diversi attrezzi diversi, dalla centrifuga, al tritatutto, alla grattugia, ecc.) è innegabile che alcune funzioni vengono molto meglio quando svolte con macchine manuali, macchine che oltretutto, di solito, sono praticamente indistruttibili.
Un esempio? Ho trovato un vecchio mulino trita"carne", in ghisa smaltata. Lo uso con piacere al posto del tritatutto elettrico per tutte quelle volte in cui, oltre che avere un risultato tritato, ci tengo ad averlo cremoso!
Come si sprigiona l'olio dalle nocciole o come viene sontuoso un hummus di ceci quando è la manovella a tritare! Tutto un altro risultato!!!

sabato 23 luglio 2011

Zucchine in tutte le salse!

Chi ha un orto mi può capire: in questo periodo le zucchine producono un sacco. E tra l'altro sono uno degli ortaggi più facili da coltivare, quindi è probabile che anche chi fallisce miseramente altre colture (come me!) riesca a godersi un po' di produzione propria di questo ortaggio.
Vi sono diverse ricette per conservare le zucchine, ma, quando posso, amo consumare le verdure fresche e se la quantità prodotta non è umanamente immangiabile, qui le si cucina tutti i giorni :-)
Del resto la zucchina è perfetta per l'estate! Ricca di potassio, vitamina C e vitamina A, ma poverissima in calorie.
Propongo due ricette semplicissime!
La prima, che da noi è frequente, con piccole varianti, prevede semplicemente di stufare le zucchine a rondelle con cipolla di tropea o rossa (non del mio orto, ci siamo dimenticati di seminare cipolle!!), pomodori ben maturi (questi sì, appena raccolti) ed a cottura quasi ultimata aggiungere basilico fresco a piacere (dal balcone!) e sale integrale o un poco di tamari. Ultimamente faccio stufare le verdure senza olio (e in padella in acciaio inox) semplicemente aggiungendo un filo di acqua a inizio cottura e coprendo subito (bisogna però controllare che l'acqua non venga a mancare durante la cottura!). In questo modo potete aggiungere olio extra vergine di oliva solo a fine cottura, oppure ometterlo proprio, cosa che sto facendo e devo dire che talvolta non c'è una gran differenza! Sopratutto se le verdure sono fresce e di stagione ;-)
















Poi c'è un evergreen: la torta salata di zucchine!
In questo caso, per la base, ho usato 100 grammi di farina 0 e 100 grammi di farina di segale appena macinata (thanks mulino), cui ho aggiunto un pizzico di sale, 4 cucchiai di olio evo ed acqua tiepida fino ad ottenere una consistenza lavorabile bene con le mani, che va fatta riposare qualche tempo. Quando sono di fretta una semplice pasta sfoglia del supermercato (sono quasi tutte vegan, ma sempre controllare) va benissimo, anche se di certo è meno salubre: farina bianca morta da secoli ed etti di grassi spesso non identificabili.
In padella, con pochissimo olio o anche nulla, con uno spicchio di aglio (e anche questo dell'orto!), spezie secondo i gusti (io adoro la menta, dell'orto, nelle torte salate estive), si fanno stufare le zucchine tagliate a spicchi o rondelle.
Mentre cuociono mescolo una confezione piccola di panna di soia (di buona qualità: controllate sempre che non ci siano grassi idrogenati se acquistate in normali supermercati) con 4 cucchiai di fecola di patate o di amido di mais. Aggiungo sale e pepe.
Infine stendo l'impasto per la base su carta da forno e vi verso sopra le zucchine e poi la pastella di panna e amido (spargetela in modo omogeneo aiutandovi con il dorso del cucchiaio di legno). In forno a 180 °C per una quarantina di minuti (ma la cottura al forno è cosa molto personale e dipendente dalle caratteristiche del vostro forno: regolatevi!).
Per tagliarle agevolmente ed anche gustarle al meglio le torte salate vanno sempre lasciate raffreddare un poco prima di servire.
Questa torta piace anche al topo :-)

mercoledì 6 luglio 2011

Eccomi! 29° settimana :-)

















Uff. Non sono sparita!
Prima ci siamo concessi un po' di vacanza (in Corsica rimane di nuovo un pezzo del nostro cuore, è incredibile quanto ci affascini quell'isola!).






















Poi mi sono impegnata (con molto aiuto per fortuna) nell'organizzare una cena benefit per l'Associazione SiMaBo.
Credevo che avrei scritto di più sulla gravidanza, ma in realtà ho poco da dire!
E non perchè non ci siano emozioni o sensazioni o cose che vorrei poter sempre ricordare con nitidezza, ma perchè tutto scorre. Vivo questo momento come lo scorrere di un fiume. Non riesco a cercare di fermare il tempo, nei ricordi, nelle sensazioni. Le emozioni mi arricchiscono, mi gonfiano e così come arrivano lasciano il posto ad altre.
Sono persa tra momenti di assoluta fusione, in cui tocco la mia pancia (enorme!) e grossi movimenti mi fanno sorridere tra me e me alla creatura che già sembra voler dire la sua e momenti in cui guardo il topo dormire o giocare o inventare qualcosa di nuovo da raccontare, sempre più grande! e momenti in cui faccio progetti di lavoro, di realizzazione personale.
Ogni cosa prende il posto della precedente. Naturalmente.
Finite le nausee, l'allergia mi ha stressata e infastidita: è noioso vivere in un posto in cui si sta male svariati mesi all'anno. E' faticoso respirare male. Mi innervosisco sempre molto e non che di mio io sia una maestra zen (tutt'altro!).
Ma ora che l'allergia sta scemando, che la pancia si contrae, a momenti, che voglio godermi le vacanze del topo per accompagnarlo in quello che per lui sarà un cambiamento importante, mi sento piena di energie! Non mi sento diversa o in uno stato di grazie nè debilitata. Sono. Sento la vita dentro di me e la vedo crescere fuori di me. E incredibilmente in questo periodo mi sento ricca di progetti anche proprio per me.
Intanto come sempre ci si nutre, si raccoglie dall'orto, ci si abbraccia.
Mi piacerebbe solo poter sentire questa positività anche per il resto del mondo e invece spesso le notizie dall'esterno portano solo buio.
Ma ora questo piccolo momento è mio. E me lo godo.

domenica 29 maggio 2011

Grissini e filosofia da quattrenne :-)

















Non so perchè non li avessi mai, e dico mai, fatti prima!
In realtà tra la preparazione dei grissini e la pubblicazione del post ho fatto in tempo ad uccidere per l'ennesima volta la mia pasta madre, ma stavolta ne avevo surgelata un po'. Vedremo se con qualche rinfresco recupero...
In ogni caso, dicevo, per un po' ho rilavorato di pasta madre, ma faccio il pane solo una volta a settimana e pertanto un rinfresco intermedio mi ha spinta a provare l'autoproduzione dei grissini.
Non ho ingredienti, dosi o proporzioni da suggerire (sono in piena fase di sperimentazione e lontana dall'ottimale, anzi, si accettano suggerimenti!). Ho solo unito della farina integrale di grano tenero alla mia pasta madre (che rinfresco con farina bio "0" e quindi è bianca). Lasciato lievitare e poi arrotolato a dare la forma.
Mi piacciono i grissini grossi e chiedono meno lavoro ;-)
Molto buoni appena fatti, ma un po' troppo duri a partire dal giorno successivo. Forse dovrei lasciar lievitare una seconda volta dopo aver dato la forma all'impasto?

Poco attinente, ma giusto per lasciare un saluto prima delle nostre vacanze (fino a fine Giugno il blog va in ferie!) stamani il topo mi ha divertita con questo breve dialogo:
Topo: "Mamma qual'è la base della nostra casa?" -dopo aver verificato che una costruzione fatta col suo meccano usava le ruote come base-
Mamma: "Le fondamenta, amore".
Topo: "No, è la terra. Senza la terra la casa cadrebbe giù, giù sempre giù, perchè il cielo non finisce mai, giusto? Allora è la terra la nostra base".
Ecologia profonda :-)

lunedì 9 maggio 2011

Denaturare le farine di legumi: pasta!!!

Questa l'ho appena scoperta, ma la devo subito segnalare: è possibile (ed anche molto semplice) denaturare in forno le farine di legumi, in modo da rompere i polipeptidi e consentire la creazione di un intreccio proteico lavorabile come il glutine!
E' quindi possibile fare pasta con sola farina di ceci o altro legume (piselli, soia, ecc. una manna per chi ha il mulino!!!!).
Fin'ora l'unico modo che conoscevo per ottenere un risultato vagamente simile era quello di includere comunque una buona percentuale di farina legante.
Le istruzioni qui e un esempio qui.
Aggiornamento: ho trovato altri esperimenti in questo post (molto interessante) e qui.

sabato 7 maggio 2011

Di Orto, Perenni e Sogni

Aspettando di trovare la soluzione definitiva per la mia allergia primaverile... ed aspettando di aver acquisito l'esperienza necessaria a "condurre" un orto per arrivare all'autosufficienza alimentare (bè, quasi, perlomeno questo è il sogno -necessità- che vogliamo intraprendere passo dopo passo)... ed aspettando che siano le 4 per portare il topo a mangiare la sua merenda al parco giochi con altri bambini...
Io approfitto del tepore di un pallido solino per scattare qualche fotografia in giardino!
Tra stagni e ornamentali di vecchia data, abbiamo cominciato ad inserire una folta schiera di perenni mangerecce (dal corniolo, al gelso bianco, al goumi, ai più classici fruttiferi come melo e pero di varietà antiche), compresi, da questa primavera, alcuni arbusti di caragana arborescens che speriamo contribuscano al fabbisogno proteico della famiglia.
Sul versante annuale siamo ancora in piena sperimentazione e le simpatiche limacce stanno mettendo a durissima prova la nostra pazienza (attualmente abbiamo costruito dei cerchi in plastica (sezioni di tubo) con incollata una striscia di rame in cima, che posizioniamo attorno ad ogni singola piantina appetibile), ma almeno le patate sembrano viaggiare bene (ora cominceremo a rincalzare); il mais viola nano da pop corn (non chiedetemi il nome della varietà, me l'hanno regalato dal CRAB) sembra partito ora che ha superato i primi attacchi lumacheschi; i pomodori lentamente stanno crescendo (il freddo delle ultime settimane ne aveva un tantino arrestato la crescita!) e zucchine e zucche sono a dimora...
In piena esplosione primaverile more, lamponi e ribes vari; in fiore il mio amato nespolo di Germania, e coi primi timidi fruttini i paw paw.
Chissà se i nuovi mandorli riusciranno a terminare la maturazione anche qui?
Intanto a voi un po' di foto :-)

Fico e un noce





















Fiore di rovo con ospite a sopresa

















Noce con le 2 piccole Grigie di Torriana sotto




















Il fiore del nespolo

















Filare di lamponi bianchi


















Dettagli del paw paw
















Mandorle!
















Le patate :-)
















Foglie di gelso bianco

















Due dei noccioli

















Timoti steso al sole!!!