Sempre più spesso mi capita di
leggere, vuoi a vantaggio di una dieta vuoi a vantaggio dell'altra
magari anche diametralmente opposta, argomenti illogici del tipo
“tizio ha smesso di mangiare questo e vedessi come si è sgonfiato
e come sta bene, ergo, quello fa male”.
Di solito, il questo e quello oggetto
di tutte le accuse sono gli amidacei, i cereali, i carboidrati.
Si accusa il cibo cotto di dare
dipendenza (solo per la cronaca, alcuni alimenti danno dipendenza e
c'è una ragione dal punto di vista evolutivo. Per esempio le caseine
del latte danno una certa dipendenza, poiché “servivano” a
favorire l'attaccamento del cucciolo alla PROPRIA madre).
Certo, chi abbandona di punto in bianco
pasta e pizza dovrebbe dimagrire e “sgonfiarsi”. Ma di solito è
perché abbandona farinacei raffinati e conditi.
La scienza, contrariamente a quanto
molti credono, alcune cose le ha già studiate. I sapori capaci di
creare voglia di cibo -anche senza fame- sono stati non solo
studiati, ma super approfonditi e grazie alle multinazionali che il
cibo vogliono vendercelo, farcelo comprare e non certo perché
abbiamo tanta fame.
Il livello di zucchero ottimale per
mandare in visibilio le nostre papille gustative (che varia
leggermente a seconda delle età e delle popolazioni) si chiama blisspoint .
esiste parimenti un simile livello
“perfetto” anche per il sale. Mentre per i grassi aggiunti, bè,
non l'hanno trovato: più ce ne sono, più l'alimento è “cremoso”
e con grassi che si sciolgono in bocca e più piace, oltre il
razionale senso dell'appetito.
Faccio notare però che queste 3
sostanze -zucchero, sale, grassi raffinati- non sono veri e propri
alimenti, non nel loro stato naturale sono disponibili ampiamente per
il consumo solo da pochissime centinaia di anni (solo nel mondo
occidentale tra l'altro).
Spesso chi rinuncia ai farinacei
rinuncia, di fatto, a prodotti più o meno confezionati che
contengono la miscela magica (anche la pasta, se si utilizzano
condimenti confezionati, non crediate che non sono formulati con
livelli calcolati di sale e zucchero, oltre che olii).
Inoltre chi rinuncia a una intera
categoria di alimenti, di norma, senza accorgersene almeno
inizialmente riduce di fatto le calorie che assume, chiamasi dieta
ipocalorica. E funziona anche quando è una dieta Atkins, a carni e
formaggi. I danni sulla salute, a breve e lungo termine, sono un
altro paio di maniche. Ma sappiate che anche mangiando quanti più
alimenti animali si vuole, tagliando improvvisamente tutti i
farinacei, sarà la monotonia, sarà l'effetto nauseante dell'eccesso
proteico, le persone involontariamente tagliano le calorie (studiato
dati alla mano).
Ora immaginate QUANTE calorie sono
tagliate se, eliminando i farinacei, al posto mangiate solo un
alimento acquoso, povero di calorie in rapporto al peso e ricco di
fibre come la frutta. Voilà, dieta ipocalorica bella e buona.
Bella davvero, perché a differenza
delle irrazionali diete iperproteiche si fa almeno il pieno di
vitamine, antiossidanti, liquidi. Si possono risolvere rapidamente
anche diverse patologie.
Ma non accusiamo gli amidi di fare male
o di fare ingrassare.
Anche perché, se per alcuni può
andare bene a vita -non siamo tutti uguali- per altri mangiare tutto
crudo può risultare davvero troppo ipocalorico. Le mie opinioni in
generali sul crudismo totale le ho già espresse.
Mangiamo i cereali o i tuberi senza sale e olii raffinati
e voglio proprio vedere quanti si strafogano oltre il normale senso
di sazietà.
Non a caso nella cina rurale, pur
imbottendosi di riso, l'obesità non è di certo il problema
principale.
Aggiungiamo a cereali integrali in
chicco e tuberi tanta verdura (possibilmente cruda) e frutta e
godiamoci i legumi che sì, vanno cotti. Sì, contengono fitati.
Eppure risultano l'unico singolo alimento correlato ad una
significativa probabilità inferiore di morte. Per tutte le
patologie. Oibò.
Presto un intero post sui fitati vah.
Disclaimer: post scritto frettolosamente e quindi senza bibliografia. ma esiste ;-)
P.S. nella foto, tanto per alleggerire, la bellezza dei fiori di mandorlo (e che buone le mandorle)!
7 commenti:
Grazie Isabella. Sempre informativa, saggia e puntuale. Come spessissimo accade, direi che "mi togli le parole di bocca" :-D
Quoto e straquoto, anche se sono di fretta :-*
Da un anno e mezzo ho significativamente diminuito nella mia dieta pane e pasta e incrementato frutta e verdura. E' difficile assumere tante calorie con la frutta, anche mangiandone delle vagonate, come faccio io. Quindi, in pochi mesi, ho perso 5-6 kg, che erano un'inutile zavorra nelle mie amate scalate in bici sui sentieri. Ovviamente mi sono dovuto adattare a avere sempre una certa sensazione di fame che, comunque, può essere tenuta a bada con un frutto, quando diventa eccessiva ;)
Quello sui cui ogni tanto rifletto è che, adesso, assumo una buona proporzione di carboidrati dalla frutta, invece che dalla farina. Il che non è male per quanto riguarda fibre, acqua, vitamine e sali minerali. Però a volte mi chiedo se la farina, con la sua quantità di proteine, non sia un alimento in generale più completo. Anche sui carboidrati, mi domando se non mi perda nulla assumendo tanto fruttosio e pochi amidi (che, quando facevo le scuole elementari, venivano considerati degli zuccheri complessi e quindi più nobili, al contrario di quanto avviene oggi, mi pare).
Come hai ragione, perfettamente ragione.
W la frutta sempre, strafoghiamoci di quella che è meglio e non ha bisogno di condimenti :D
:*
Interessante, grazie !
benissimo come sempre isa! pillole... ma di saggezza
Voglio il post dui fitati!
:)
Gran bel post cara!
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